Era il 22 giugno del 2007, quando la nostra Regione e la "Fao" firmarono un protocollo d’intesa per realizzare iniziative concrete e progetti comuni finalizzati a promuovere la sicurezza alimentare, in particolare nelle zone di montagna. Spero che nell'appena ripresa cooperazione internazionale della Valle se ne tenga conto perché aiutare le zone di montagna del mondo vorrebbe dire mettere progettualità in cose che sappiamo fare. Era stata per me l'occasione per conoscere il discusso direttore generale Jacques Diouf, anche se l'insieme di palazzoni della "Fao" era familiare, perché quand'ero Presidente del "Comitato per l'Anno internazionale delle montagne 2002" molte riunioni si erano svolte lì, essendo la "Fao" capofila per le "Nazioni Unite" delle azioni internazionali in favore delle zone montane. E ci tengo a dire, pensando alle critiche sugli sprechi di questa organizzazione internazionale, che il gruppetto di persone che lavoravano per la montagna era serio e operativo. Leggo in queste ore del fallimento del summit sulla fame nel mondo: viene tristezza a pensare che l'Occidente non riesca a dimostrare generosità e buonsenso e fa star male pensare che i Paesi più poveri affondano, in tempo di crisi, fra miseria e dittature.