Con Marcellino Gavio se ne va uno degli imprenditori che seppe transitare con rapidità dalla "Prima" alla "Seconda Repubblica", occupandosi di molte attività, fra le quali le autostrade. Quando lo Stato e alcuni Enti locali lasciarono questa attività, la situazione di "privatizzazione all'italiana" vide alla fine restare in campo due colossi: Gavio, appunto, e Benetton. Un duopolio forte che ha condizionato non poco il trasporto su strada in Italia. Il caso valdostano è significativo, pensando che Gavio è socio di maggioranza della "Sav" e di minoranza nel "Gran San Bernardo", mentre in "Rav" e nel "Traforo del Monte Bianco" sono in campo Benetton. In sostanza le principali vie di comunicazione - cui possiamo aggiungere anche le statali ancora in capo ad "Anas" - sono fuori dalla reale portata dell'azione politica e amministrativa della Regione, creando in questo settore strategico un'autonomia a sovranità limitata, se ci aggiungiamo pure quel "sarchiapone" della ferrovia. In futuro, sul tema viabilità-trasporti, andranno fatte profonde riflessioni.