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29 dic 2009

La riforma III

di Luciano Caveri

L'aula si stava lentamente riempiendo, essendo stato annunciato l'intervento del Ministro Prunetta a nome del Governo. Prunetta era un calabrese iroso, complessato dalla sua eccessiva altezza, superando i due metri.  Il Governo, dopo un agitato Consiglio dei Ministri, e una lite furibonda fra lo stesso Ministro Prunetta e il Ministro dell'Economia Quattromari, aveva deciso di presentare un proprio emendamento su un punto cardine che venne così riassunto in aula. «Il Governo - esordì Prunetta - propone alla Camera l'istituzione della "Festa dell'Assenteista". Si è parlato a questo proposito di una mia lite con Quattromari: colgo l'occasione per dire che l'accordo fra me e il collega è ottimo e la sua proposta di usare la dizione "Festa dell'Assenteista e del Fancazzista", per quanto suggestiva, ci avrebbe creato problemi con la parte più moderata del nostro elettorato e il Presidente del Consiglio, con grande equilibrio, ha composto la discussione avvenuta fra me e il collega». Ci fu un'interruzione da un luogo imprecisato dell'aula: «Quattromari è uno stronzo». Prunetta colse l'assist e ridacchiò soddisfatto. La fine dell'intervento fu accolta da un applauso. L'opposizione non poteva perdere l'occasione e fu il Capogruppo Franceschiello ad intervenire: «ho ascoltato con attenzione l'intervento del Governo e non posso non rilevare l'inversione "ad u" del Prunetta che, anni fa, condusse una lotta contro gli assenteisti e ora, certo tardivamente, se ne pente, oltretutto, con un certo snobismo che gli è proprio, omettendo quella definizione "fancazzista" che avrebbe meglio e plasticamente definita la festività». Prunetta e Franceschiello, poco dopo, bevvero assieme un caffè alla buvette, come due amiconi. 

(3 - continua)