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23 dic 2009

Fiducia

di Luciano Caveri

Tutti i Governi hanno ecceduto, senza eccezioni, nella richiesta della "fiducia" in Parlamento. Una ghigliottina che blocca il dibattito e lo riassume in un solo voto su una lenzuolata di commi di un articolo unico. Ma mai come in questa Legislatura, in cui la maggioranza gode dei voti per governare e dunque non rischia come in passato "agguati" al momento del voto, il Governo Berlusconi ha ricorso a questo mezzo. Che nel PdL la lotta interna prosegua, malgrado l'aggressione al premier, è dimostrato dalla posizione espressa oggi da Gianfranco Fini su questa richiesta di voto di fiducia sulla Finanziaria. Ha detto il Presidente della Camera: «La presidenza ritiene che l’apposizione della fiducia - una prerogativa legittima perché costituzionalmente prevista - non può essere considerata una decisione di carattere tecnico», visti gli «inesistenti ostacoli procedurali» per cui «la scelta di porre fiducia non può che essere considerata dalla presidenza come una decisione attinente esclusivamente a decisioni di carattere politico, rientranti non nel rapporto tra maggioranza e opposizione ma in quello tra maggioranza e governo». Questo vuol dire che non c'è nessuno sconto nello scontro...