Il va e vieni delle tendenze
Non ero più stato a Verrayes, nello stabilimento "ex Rossignol", oggi di proprietà della famiglia Gobbi e amministrato da Oliviero Gobbi, che è anche Presidente dei giovani industriali.
Ho visto con piacere, all'interno del grande stabilimento, come siano stati razionalizzati gli spazi e aumentati i macchinari in quella che è stata una sfida industriale, nata con una mia telefonata a Gioachino Gobbi di fronte alle fosche previsioni che arrivavano dalla "Rossignol".
Il segnale più interessante - ne ha scritto per primo Fabrizio Favre su "ImpresaVdA" - è che Oliviero ha ripreso forniture che erano finite in Cina con problemi di logistica e qualità del prodotto che hanno fatto fare marcia indietro a chi aveva fatto questa scelta per produrre i bastoncini da sci. La "delocalizzazione" verso i Paesi dell'Est e verso la Cina inizia a essere posta, non solo in questo caso, in forte discussione per la relativizzazione, per diverse ragioni, dei vantaggi economici e fiscali che avevano allettato molti industriali. Un segno confortante, perché in Valle la presenza industriale resta indispensabile.
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Commenti
Parole sante!!!
Ricordo di aver acquistato, un po' di tempo fa, un trapano al supermercato, in offerta a 19 euro. Ricordo di aver pensato: «tanto per quello che lo uso io, anche se non è un granché va bene...». Riportava il marchio di una ditta sconosciuta, un aspetto un po' dozzinale e la dicitura "made in China". Ricordo di averlo tenuto in garage diversi mesi, finché non è capitata l'occasione di doverlo utilizzare. Puzzava ancora di nuovo. Ebbene, non è riuscito a festeggiare la fine del primo foro.
E' vero che ho provato a forare del cemento, però non è normale che dopo trenta secondi di funzionamento ha iniziato a sputare fiamme dai due lati, tramutandosi in una girandola pirotecnica...
Mio figlio mi disse: «però che belle luci che fa!». Adesso il mio trapano da 19 euro sarà adagiato in qualche discarica, e con esso migliaia di altri articoli cinesi, in attesa che si decompongano naturalmente in 1.500, massimo 2.000 anni.
Inoltre, mi fa inorridire l'idea che ci siano dei valdostani che alla "Cidac" acquistino l'acqua minerale della "Alpi Cozie". Che coziata!!! Non abbiamo della buona acqua qui? Dobbiamo comprare dell'acqua in scatola che si è fatta quattrocento chilometri di camion in autostrada per venire fino da noi?
E che dire del latte "Granarolo"? Non abbiamo delle vacche, qui da noi?
Se può consolarti...
L'acqua valdostana io l'ho bevuta in Abruzzo, acquistata in un supermercato di Tortoreto Lido.