Il 2010 è l'Anno mondiale della Biodiversità, come deciso alcuni fa dalle Nazioni Unite. Occasione per riflettere sui rischi che, in tutto il Pianeta, corrono diversi ecosistemi con particolare riferimento alle diverse specie viventi, uomo compreso, visto che molte culture umane rischiano la scomparsa. La Valle è interessante per due ragioni. La prima è che l'altimetria consente di avere una straordinaria ricchezza in fauna e flora: dal Mediterraneo all'Artico, salendo dal fondovalle sino alle cime è come percorrere il mondo stando qui. La seconda è il caso di scuola dello stambecco, "salvato" in extremis dalla sua scomparsa, mentre il recente caso del lupo e anche quello del gipeto segnano l'inversione, vale a dire un ritorno, mentre alcuni uccelli come la pernice bianca e il gallo cedrone rischiano grosso per i cambiamenti del clima. Sul piano botanico immagino che ci siano storie analoghe, come quelle che mi hanno raccontato dell'arrivo e della diffusione - talvolta nociva - di piante non autoctone.