Sull'Epifania e i Re Magi, nelle interessanti operazioni di contaminazione di cui il cristianesimo è stato capace, nulla da eccepire. Non a caso in Spagna i piccoli doni ai bimbi li portano loro, i Re Magi, non la Befana, che anche da noi in Valle è personaggio d'importazione tipo Halloween, utile per qualche sberleffo per gli auguri beffardi alle donne di casa, che ci sopportano per questa nostra innocente derisione. La Befana etimologicamente nasce da una storpiatura dell'Epifania ed è una sovrapposizione di personaggi diversi che indicano il passaggio da un anno all'altro o il passaggio dal culminare dell'inverno alla bella stagione. La vecchietta - immagine della bruttezza femminile, simile a certi personaggi carnevaleschi - deriva delle leggende appenniniche e diventa personaggio adoperato dal fascismo per la creazione di un immaginario utile per avere un insieme di miti a favore del processo di italianizzazione. In fondo l'esito è stato scarso e la Befana vivacchia come ultimo pretesto per un dolcetto o un piccolo dono. Perché poi, purtroppo, l'anno comincia davvero.