Brutto vizio fare il post mattutino senza aver letto i giornali. Per altro - confesso le mie colpe - la lettura de "La Stampa", per la quale ho un abbonamento "on line", preferisco farla con calma sul computer, perché sull'iPhone l'esercizio è da contorsionista. Così mi ero perso la polemica del Presidente dell'Union Valdôtaine, Ego Perron, in un articolo dedicato al dopo referendum in cui vengo colpito da una "stoccata" per un commento fatto proprio qui. Nella sostanza farei il furbo come chi fa "tredici" il lunedì, cioè a risultati acquisiti. A parte che a "Totocalcio" non ho mai giocato, resta chiaro che basta scorrere quanto scritto qui per chiarire che, come molti altri unionisti altrove, comprese le riunioni del Movimento, avevo detto forte e chiaro i miei dubbi sulla "liaison dangereuse" con il Popolo della Libertà. La mia tesi, che si è fatta ulteriormente concreta dopo le elezioni amministrative e dopo l'esito dei referendum, è che la scelta dei tempi per l'alleanza era sbagliata per la semplice ragione che per il berlusconismo sta arrivando la resa dei conti e questo creerà scenari politici nuovi. Prudenza avrebbe consigliato di stare in attesa e non completare quell'"embrassons-nous" che bolliva in pentola dal dopo elezioni regionali del 2008. L'ho sempre detto e scritto, a costo di apparire un "grillo parlante" con comprensibile rabbiatura per chi invece al posto di tirare il freno schiacciava l'acceleratore, per cui non ho fatto il "furbo" a "saltare sul carro dei risultati".