Un gentile lettore mi scrive una mail e segnala, con molto garbo, che ho scritto raramente del "MoVimento 5 Stelle" e me ne chiede le ragioni, visto che effettivamente in questo spazio ho scritto nel tempo un po' di tutto. Anzi, colgo l'occasione per ringraziare i molti - spesso inaspettati - che mi dicono di seguire con regolarità questo nostro appuntamento. In questo spazio, corro spesso dei rischi, perché annoto a caldo delle mie impressioni e spesso lo faccio in effetti su argomenti molto diversi, rischiando appunto una "tuttologia" che comporta assunzione di responsabilità, come sanno bene tutti quelli che fanno giornalismo. Qui poi siamo sullo spartiacque fra giornalismo e politica e dunque le possibilità di sbagliare crescono notevolmente, ma firmando con nome e cognome me ne assumo sempre la paternità, pensando a certo malvezzo presente nei social media, dove ormai si diffonde la pessima abitudine dell’anonimato con cui molti fanno i gradassi, anche se somigliano ai rapinatori in banca con una maschera di Carnevale sul volto. E' vero, però, che sono stato piuttosto restio ad affrontare il tema riguardante questo nuovo movimento politico, che poi tanto nuovo non è, visto che è stato fondato nell'ottobre del 2009, ma va detto che queste elezioni politiche hanno segnato una clamorosa affermazione che li ha posti in un ruolo di centralità nella politica italiana, direi al di là di ogni ragionevole attesa. E anche qui in Valle d'Aosta il risultato è stato importante e testeremo ora, con le elezioni regionali, la tenuta su livelli così elevati. Ciò detto, ho difficoltà a scrivere, anche e soprattutto dopo aver scartabellato nella "sacra scrittura" del Movimento, vale a dire il sito del fondatore, il comico genovese Beppe Grillo. Il leader dei "grillini" fa parte - con la sua irresistibile verve che bucò il video - dei personaggi televisivi con cui sono cresciuto. Avevo osservato con curiosità la sua trasformazione da uomo carico di "vis comica" in una sorta di predicatore, specie su temi ambientali ed economico-finanziari, ma mai avrei pensato che sarebbe diventato un leader indiscusso di un movimento politico come il "M5S". Ed invece questo partito è un soggetto con cui fare i conti, senza preconcetti, ma con molta cautela, sapendo del suo carattere dichiaratamente personalistico (anche se un ruolo eminente ce l’ha il suo spin doctor, Gianroberto Casaleggio, che è stato legato anche alla Valle d'Aosta e leggete a proposito questo articolo). Dico questo, dopo aver letto i contenuti del sito di Grillo, dove si mischiano argomenti molto vari e posizioni spesso contraddittorie in questa sorta di agorà elettronica, che detta la linea con un centralismo democratico o autocratico, se preferite, perché non lascia spazi al dissenso. L'impressione è che la scrittura a più mani su diversi argomenti non consenta di "targare" con chiarezza questo nuovo soggetto politico, ma ora - sin dal delicato passaggio sulle nomine dei vertici delle Camere, con qualche scricchiolio nel voto a Palazzo Madama - il nuovo movimento si dovrà confrontare, se non si andrà subito ad elezioni, su temi reali e dunque, caso per caso, si capirà con esattezza la posizione sui singoli argomenti. E' bene capire, in particolare e coi fatti, gli atteggiamenti verso l'autonomia speciale valdostana nel quadro incerto del futuro del regionalismo italiano.