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20 ott 2022

I figli di Erasmus

di Luciano Caveri

“Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia”. Questa frase di Erasmo da Rotterdam, tratta dal celebre e beffardo “Elogio della follia” (una copia era in casa, ereditata dalla biblioteca di mio nonno!), l’ho ricordata in questi giorni ai ragazzi delle Superiori presenti all’Università della Valle d’Aosta per festeggiare Erasmus, programma europeo che ha compiuto 35 anni, che oggi vale per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa, cui collaborano per gli scambi tantissimi Paesi. Erasmus è un’acronimo - EuRopean Community Action Scheme for the Mobility of University Students – che è stato, però, occasione per ricordare Erasmo da Rotterdam, umanista e pozzo di scienza che girò per tutta l’Europa fra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento e questa sua caratteristica errante era giusto riferimento di un progetto di spostamento nato per gli studenti universitari inviati a studiare per un periodo in Università straniere, poi espanso in diversi settori e soprattutto è possibile andare pressoché in tutti i Paesi del mondo. Oggi gli interessati sono diventati assai numerosi e la progettualità spazia moltissimo e li elenco non a caso per capire il perimetro: per progetti che interessano il settore dell'istruzione superiore: studenti nell'ambito dell'istruzione superiore (ciclo breve, primo, secondo o terzo ciclo), insegnanti e professori dell'istruzione superiore, personale di istituti d'istruzione superiore, formatori e professionisti in imprese; per progetti che interessano il settore dell'istruzione e formazione professionale: apprendisti e studenti che frequentano istituti di istruzione e formazione professionale, professionisti e addetti all'istruzione e alla formazione professionale, personale di organizzazioni di istruzione e formazione professionale iniziale, formatori e professionisti in imprese; per progetti che interessano il settore dell'istruzione scolastica: dirigenti scolastici, insegnanti e personale scolastico, alunni della scuola pre-primaria, primaria e secondaria; per progetti che interessano il settore dell'istruzione degli adulti: membri di organizzazioni per l'istruzione non professionale degli adulti, formatori, personale e discenti dell'istruzione non professionale degli adulti; per progetti che interessano il campo della gioventù: giovani dai 13 ai 30 anni, animatori socioeducativi, personale e membri delle organizzazioni attive nel campo della gioventù; per progetti che interessano il campo dello sport, i principali beneficiari sono: professionisti e volontari nel campo dello sport, atleti e allenatori. Un’offerta incredibile per aprire le menti e conoscere realtà diverse dalla propria! Cosa c’entra la frase iniziale? Dalla follia delle guerre novecentesche è nata la follia dell’utopia visionaria europeista, che si è concretizzata fra alti e bassi, dimostrazione che esistono “follie” cattive e quelle buone. Erasmus, che ha segnato e segnerà molte generazioni con una coscienza crescente dell’importanza della politica comunitaria. Con un solo augurio: che i tanti valdostani “Erasmus” che hanno scelto di restare all’estero dopo questa esperienza o in seguito a questa esperienza sappiano anche tornare da noi o, pur decidendo di restare distanti, aiutino con il loro contributo di idee e proposte la loro Valle d’origine.