Trump e Putin sono due autocrati in contesti pur diversi. Ma si intendono bene.
Il primo vuole Stati Uniti ricchi e soli in un mix ideologico che fa ribrezzo in un Paese culla della democrazia.
Il secondo è un feroce dittatore che, nel solco del comunismo di cui è figlio, vuole prendersi l’Europa.
Trovo la situazione seria ed è allucinante che ormai gli incontri internazionali alla Casa Bianca siano in favore di telecamere con Trump che si esibisce in dichiarazioni da matto da legare, parlando sempre e solo al suo elettorato in barba a cerimoniale e buonsenso.
Sottolinea così il Grand Continent nei suoi acuti commenti domenicali:”Nell’ufficio Ovale, Donald Trump e J.D. Vance hanno minacciato Zelensky utilizzando la propaganda del Cremlino in una sequenza di una violenza verbale storica”. E più avanti: “E che questo spettacolo sia solo l'immagine di un altro spettacolo, l’accumulazione di una serie di spettacoli troppo allucinati per sembrare veri.
Il presidente degli Stati Uniti ha appena provocato una rottura forse definitiva dell'Alleanza Atlantica? Ha dato vita a una nuova unità europea?
Perché? Forse perché Zelensky si è rifiutato di firmare un trattato iniquo? O perché non indossava un abito nell'Ufficio Ovale?
Una cosa è certa.
Donald Trump ha concluso il suo agguato nell'Ufficio Ovale dicendo - letteralmente - queste parole: “Un ottimo show televisivo, effettivamente, anche se di un genere un po' particolare”.
Capite siamo in un gigantesco e manipolatorio Truman (Trump) show!
Ma Grand Continent apre uno scenario per il futuro del tutto chiaro.
E parte dall’orrore di quanto sta avvenendo in Romania, purtroppo con i putinisti italiani che gridano allo scandalo che i romeni non vogliano finire sotto il giogo della Russia.
Ecco: “Siamo a casa di Horațiu Potra, la guardia del corpo di Călin Georgescu, il nuovo uomo forte dell'estrema destra rumena, saldamente in testa ai sondaggi con il 37% delle intenzioni di voto”.
E ancora: “Georgescu è a capo di una rete potente e occulta. Armi illegali, denaro sporco. TikTok, X e esplosivi. Horațiu Potra ha messo al servizio di Georgescu una rete paramilitare internazionale, già associata agli interessi del gruppo Wagner in Africa, e che ora è profondamente radicata in Romania grazie a una campagna di reclutamento di centinaia di membri delle forze dell'ordine rumene”.
Ma il Grand Continent viene al punto: “La Romania è una colonna portante della NATO. Membro dell’Unione europea dal 2007. Eppure bisogna avere il coraggio di dirlo. Quello che sta accadendo in questo momento assomiglia a un tentativo di regime change.
Due potenze straniere stanno agendo in modo proattivo per trasformare l'ordine costituzionale di un paese membro dell'Unione e il suo orientamento geopolitico. La Russia e gli Stati Uniti”.
Così la spiegazione: “Stanno spendendo le loro energie politiche, risorse consistenti e influenza per cambiare il contesto, continuando a esercitare la massima pressione contro l'Europa e le sue istituzioni sovrane. Mosca sta di nuovo cercando di conquistare i paesi che erano sotto il giogo della cortina di ferro.La Casa Bianca sta cambiando radicalmente la sua posizione, allineandosi ora alla politica della Russia.
Sembra evidente che la storia della guerra fredda non è finita come pensavamo.
Sembra chiaro, soprattutto, che siamo di fronte a un progetto molto più radicale di quanto siamo ancora disposti ad ammettere.
Per la Russia di Putin si tratta di raccogliere i frutti della guerra.
Cogliere questo momento straordinario per proporre un nuovo megadeal a Donald Trump, avviando le operazioni per una nuova spartizione del mondo.
È la convergenza di questa guerra culturale mondiale che ci colpisce quotidianamente”.
Infine: “Pochi leader, ancora troppo poche persone nelle élite politiche nazionali ed europee, si rendono conto che ciò che sta accadendo da un mese è percepito dalla maggioranza di noi come semplicemente insopportabile.
Si inizia a sentirlo e a vederlo in alcuni segnali deboli, in sondaggi estremamente negativi sull'azione di Trump. Bisogna prendere atto di fronte a questa ingerenza americana. Gli Stati Uniti vorrebbero farci credere che è arrivato un nuovo sceriffo e che quindi dovremo cambiare il nostro modo di vivere e di organizzarci.
Perché?
Perché ormai non conteremmo più nulla.
Si sbagliano.
C'è una forte richiesta di una risposta comune che si costruirà a partire da due parole.
Basta così”.
Concordo: basta così! Bisogna che chi crede nella democrazia sia presente.