Esce uno speciale sulla Valle d'Aosta, che contempera degnamente giornalismo e logica commerciale da "redazionali", grande problema nel giornalismo odierno dibattuto fra libertà professionale e necessità di raccogliere pubblicità. Chi vedrà la rivista ne apprezzerà la varietà di temi e l'approccio intelligente, per parlare dell'estate, ormai Cenerentola senza Principe Azzurro per il nostro turismo, specie per lo strapotere del mare in questa stagione. Il tema è serio e la rivista conferma tutte le ragioni per essere attrattivi e forse le pubblicità delle singole località mostrano il tallone d'Achille: una logica spesso da campanile che rende arduo ragionare di un sistema turistico regionale, come necessario per affrontare un mercato difficile.