Fumo
Per una volta mi piacerebbe alzare la mano e dire che lo sapevo.
Mi riferisco all'aumento dei fumatori in Italia, dopo un periodo di decremento (mentre in certi Paesi del Centro e Est Europa fumano costantemente come dei matti, per non dire della crescita impressionante nel Terzo mondo).
Essendo non fumatore, ma con tutti i miei cari fumatori, sopporto da sempre i tabagisti, e mi ero accorto - anche in Valle - di un ritorno del fumo nei giovani e di una espansione del fenomeno nel mondo femminile.
Trattasi di notizia grave: mentre per altre cose si discute ancora su nocività o meno, sul fumo non c'è, invece, nessun dubbio scientifico. Per altro, ho sempre cercato di far smettere di fumare mio padre Sandro, schiavo della nicotina sin da ragazzo, e che ora, purtroppo non a caso, si trova obbligato all'ausilio dell'ossigeno 24 ore su 24. Avendo raggiunto gli 86 anni, capisco i suoi sfottò, quando - anni fa - gli dicevo, a fronte dell'ennesima sigaretta, di fare attenzione: «Papà, perdi - ogni volta che ti fumi una cicca - due minuti di vita».
Se la rideva e oggi, con l'età veneranda, non penso proprio - pur sperando che i miei figli non diventino fumatori - di potergli dare più di tanto torto.
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Commenti
Pour moi un cas de conscience...
Voilà un argument qui me touche, et me blesse car c'est le sujet qui finalement, définit ma faiblesse, et qui me prouve chaque jour que je suis incapable de volonté.
Je pense que j'ai beaucoup de pouvoir de me raisonner dans tous les domaines, mais plus face à la cigarette. Et celà est tragique; je peux passer 24 heures sans fumer si je voyage, que je fais du shopping ou que j'ai d'autres contraintes... donc je ne suis pas dépendante physiquement (et tous les tests que l'on fait lorsque l'on veut arrêter, me donnent comme non-dépendante); ceci dit, la dépendance psychologique est pire que tout; car physiquement, on se débarasse de l'accoutumance à la nicotine assez rapidement.
Alors, c'est pire encore de se dire que l'on est dépendant psychique, car c'est vraiment montrer que l'on a aucune volonté. Ceci dit, la volonté ne peut exister que si l'on est vraiment sûr de ce que l'on veut. Et je me rends compte que l'on est conditionné par les nouvelles valeurs qui se profilent, comme il faut arrêter de fumer car le tabac est mauvais, il ne faut pas gaspiller l'énergie, il faut recycler, etc. etc.
Toutes ces interdictions, ces nouveaux diktas, ont certainement de bons fondements, mais d'un autre côté, on a aussi envie de réagir face à tous ces interdits et ces conseils, pour affirmer son "indépendance"? "droit de décision pour ses actions ou sa vie"?
Je ne sais, mais autant je me dis que pour ma santé, je devrais arrêter de fumer, autant, pour faire un pied de nez à toutes les interdictions, je continue... Dilemme au fond, car je sais que évidemment, je mourrai d'un cancer, plus tôt que prévu... Et puis je vois, des personnes autour de moi, qui n'ont jamais fumé, jamais dépacé les limites, et qui meurent de cancer, de maladies du coeur, et là je me dis qu'il n'y a pas de justice, et que quand c'est ton heure, c'est ton heure, quoi que tu aies fait...
Alors si j'aime regarder les volutes de mes cigarettes, je continue... sorry d'être un mauvais example. Ceci dit, j'ai pendant des années renoncé à fumer devant mes enfants lorsqu'ils étaient petits - aujourd'hui, un fume, l'autre non...
Mon père aussi est mort d'un cancer des poumons... alors si mon commentaire pouvait aider ne serait-ce qu'une personne, à renoncer, ou un jeune, à ne pas commencer, je serais très heureuse.
Il fumo...
credo di essere stata una fumatrice anomala: ho iniziato a 26 anni, appena sposata, mio marito fumava... ho provato e ho cominciato a fumare fino ad un pacchetto al giorno.
Poi sono rimasta incinta ed ho smesso. Sarà lo shock del primo figlio, sarà che mi serviva una scusa per lasciare la bimba un po' anche a mio marito, ma ho ripreso a fumare come lei è nata.
Smesso per il secondo figlio (verso il settimo mese e solo perché tutti mi fulminavano quando mi vedevano con la sigaretta e il pancione) e ripreso come è nato...
Ho fumato ancora per tre anni e poi mia sorella mi ha passato una libro, il famoso libro "E' facile smettere di fumare, se sai come si fa". L'ho letto fumando, era un po' che avevo voglia di smettere, non mi è mai piaciuto l'odore che mi lasciava addosso.
Il 5 luglio sarà un anno che ho smesso.
Rimarrò comunque una fumatrice tutta la vita, certe sere di festa me ne accenderei una, quando mi annoio, quando sono veramente arrabbiata... poi penso al buon odore dei miei capelli, della mia pelle, alla tosse che non c'è più, e sono felice.
Grazie...
Marcellina, posso solo dirti grazie. Perché anche io, come te, ho smesso di fumare mentre ero incinta. Ho cercato, per anni, di non fumare mai davanti ai ragazzi, e ci sono riuscita. E poi, riprendendo il lavoro, mi ci sono messa di nuovo. Purtroppo, ho letto libri ma nessuno mai mi ha dato quella spinta. Mio marito fumava la pipa. Più di 22 anni fa, ha smesso, con la nascita del nostro secondo figlio. Mi dice sempre che basterebbe una pipa, una sigaretta, per farlo riprendere. Si può mai diventare ex-fumatori ??
Ma Marcellina, congratulations, e magari potremmo incontrarci e mi potresti dare aiuto in questa lotta che a me sembra senza fine...
Ex fumatori...
difficile definirmi "ex".
Un "ex" è qualcuno che non è più qualcosa.
Io mi sento ancora la voglia della sigaretta, però è meno intensa rispetto a quando fumavo, quindi la caccio indietro senza problemi. E' come quando ripensi a qualche ex compagno, e l per lì provi quasi nostalgia... Poi fai mente locale e ti ricordi che l'hai lasciato per dei motivi ben precisi! per il fumo è la stessa cosa. Occorre sempre tenere bene a mente il motivo che ci ha fatto smettere e come stavamo male quando fumavamo. Credo che sia colpa della nicotina che da assuefazione.
Se vuoi fare due chiacchiere chiedi a Luciano la mia mail, ma se vuoi smettere di fumare vai in libreria e compra il libro! Il mio l'ho passato alle amiche...
Le sigarette...
le ho sempre considerate il fumo della fretta. Un po' come quando vedo una fiamma esasperata sotto una pentola: perché corri senza motivo?
Non voglio passare per snob o per zen (senza esserlo) ma ho apprezzato il fumo rituale. Preparare una pipa o un "Antico Toscano" all'accensione è un rito.
Non ci credete? Date un "Toscano" ad un fumatore in fuga. Si intossica e sente solo bruciare la bocca. Ha perso ogni aroma che si ricava dalla lenta combustione, grazie alla tecnica di accensione e di aspirazione.
Dopo tutto questo scrivere, apologeticamente, del fumo, io ho smesso di assaporare il sigaro e la pipa. Da circa un anno.
Perché? Così. Le abitudini, con me, hanno vita breve (anche il tempo è relativo).
La cosa buffa è che non mi manca. Intendiamoci, non ho detto che non ritornerò in tabaccheria, ma adesso non mi manca assolutamente.
...tutto ebbe inizio
quel fatidico dì in cui, il buon Dio, decise di mettere alla prova il carattere di Adamo ed Eva: «Non mangiate i frutti di quell'albero» disse loro e rimase ad osservare...
Eh, eh, il proibito... affascinante... irresistibile... incredibile trasgressione sul non... C'imbattiamo quotidianamente su diciture scritte o virtuali che dovrebbero ricordarci cosa non si dovrebbe fare, alcune sono addirittura autodistruttive per noi stessi e chi ci ama, invece, pur conoscendo i risultati in cui soccomberemo, non possiamo farne a meno finché la nostra consapevolezza non si muterà in obiettivo.
Avevamo due zii che raggiunsero l'Eden a causa di un tumore polmonare dovuto al fumo. Lui, fumatore accanito, se ne andò in poco tempo. Lei, fumatrice passiva, ebbe le conseguenze peggiori.
Ad oggi, col divieto di fumo nei locali, adoro ritornare al ristorante, assaporare l'aroma ed il gusto nelle pietanze, gioire in una compagnia sana, reimpadronirmi di tutti i sapori, i suoni ed i colori...
Senza senso...
il comportamento dello Stato, monopolista del tabacco, che vende le sigarette, ti cura nei suoi ospedali, ma ti avverte con scritte terribili sul pacchetto...
Fosse apologia di reato... al buon senso?
Ma si può reggere il sacco scuotendo la testa e bofonchiando: «Non si fa!»
Nonsense per nonsense, mi sento autorizzato:
Un tizio entra in tabaccheria e chiede un pacchetto di sigarette. Il tabaccaio gliele porge. Il tizio guarda il pacchetto e legge "Il fumo provoca impotenza".
Sussulta e chiede: «Mi scusi! Potrebbe darmene un pacchetto per il cancro ai polmoni?»