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14 feb 2010

L'Europa politica

di Luciano Caveri

Dal lontano 2000 mi occupo di diritto comunitario in modo approfondito. Ciò è derivato da due incarichi in due Assemblee molto diverse fra di loro. Nel primo caso il Parlamento europeo (acronimo "Pe"), dove ho avuto la fortuna di diventare Presidente di Commissione e dunque sedere in un luogo privilegiato, nel secondo - dopo il 2003, e quindi con una continuità assai utile - sono entrato nel Comitato delle Regioni (acronimo "CdR"), dove sono ancora oggi e anzi di recente sono stato rinominato, assumendo la Presidenza della Delegazione italiana.

Questi dieci anni mi hanno consentito di approfondire una materia complessa e di entrare anche nei meandri più reconditi, quelli che non si imparano leggendo i libri, ma che maturano nella prassi quotidiana e nella vita di tutti i giorni. Sono felice di averlo potuto fare, perché l'Unione europea è e resta un dimensione essenziale per ciascuno di noi, insita nella cittadinanza europea che abbiamo, ma vi è anche una dimensione più politica e meno personale che vale per la nostra Regione autonoma e per l'intero popolo valdostano. Pur sapendo dei rischi di un centralismo europeo che si sommi al centralismo romano per erodere i nostri spazi di libertà, che sia chiaro che oggi non possiamo che restare e sentirci profondamente europeisti. Questo non vuol dire accettare bovinamente ogni decisione e non batterci in particolare affinché federalismo e sussidiarietà penetrino in profondità nei gangli vitali dell'Europa, consentendoci di aderire più convintamente a quel processo d'integrazione europea che è uno dei tratti distintivi che la politica valdostana ha sempre avuto. La crisi economica attuale - e l'argine che bisogna porre per evitare il moltiplicarsi di nuove povertà - è un test decisivo e proprio per combattere la recessione il livello regionale ha dimostrato quanto è prezioso, perché è qui che si dimostra la concretezza dell'azione e vi è anche da soddisfare sempre meglio l'attesa dei cittadini affinché gli eletti a loro più vicini mostrino capacità e anche spirito innovativo.