Qualcuno - che mi scrive in privato, perché anche questo può fare chi non voglia apparire neppure se serenamente protetto da un nickname - segnala che vi è in me, in questo periodo e in questa mia finestra pubblica, uno stato d'animo un pò melanconico, lo "spleen" insomma. Vorrei rassicurarlo e profittare dello spazio, in cui chi mi segue può osservare il va e vieni degli argomenti più vari, per dire che son sempre stato e resto un inguaribile ottimista ogni volta che si leva il sole! Certo, il regista francese Cédric Klapisch ha scritto e mi ci riconosco: "L'optimisme c'est aussi de dire qu'il y a de la tristesse dans la vie, du malheur. Dire que tout va bien, que tout va bien se passer, ce n'est pas de l'optimisme, c'est de la bêtise". Ecco perché registro i diversi stati d'animo che non intaccano il mio approccio da "bicchiere mezzo pieno" e l'idea, forse ingenua, che il "bene" - nelle sue diverse accezione - alla fine trionfi e che, comunque sia, meglio un sorriso che una "grimace". Nella vita, come nella geologia, ci sono delle ere e dunque la staticità non esiste: ciò crea l'attesa che rende vivi!