Tra qualche giorno - con esattezza il 7 settembre - la Valle d’Aosta celebrerà la propria Festa. Nell’occasione verranno rimesse le decorazioni agli "Amis de la Vallée d'Aoste", personalità esterne alla Regione che hanno dimostrato, in vario modo, la loro amicizia e il loro attaccamento alla nostra Valle. L'elenco incomincia ad essere lungo e le diverse personalità riconosciute come "amiche" offrono un quadro curioso proprio per la loro diversità. Tuttavia, se il premio verrà conferito a poche persone come nella logica piuttosto élitaria dell'onorificenza, l'occasione è buona per ricordare con affetto e riconoscenza le tantissime persone che hanno superato lo stadio, crescente nella consapevolezza, che porta da turista a villeggiante sino ad avere forme di amore vero e proprio e di forte integrazione con la nostra comunità.
Ogni paese, al di là della formula pure adoperata della cittadinanza onoraria in qualche Comune, potrebbe davvero scrivere un lungo elenco di persone di diversa estrazione che si sono dimostrate amiche sincere e difensori della Valle. Personalmente ne ho conosciute molte, spesso così strettamente legate a noi da conoscere aspetti storici o geografici meglio di valdostani di antico lignaggio, segno che la nostra terra ha una forte capacità d’attrazione e di fascinazione. Questa fedeltà è un aspetto importante, perché è un antidoto al quel fenomeno "mordi e fuggi" che sembra ammorbare la nostra epoca, mentre un turismo ragionato – fortemente stanziale – finisce per essere un turismo rispettoso di luoghi e cultura, quando – come appunto talvolta capita – riesce a compenetrare il turista con la realtà locale. Il villeggiante-amico cessa di essere spettatore e diventa lui stesso attore della nostra vita e spesso anche difensore fuori Valle contro certi luoghi comuni di privilegio ingiustificato che mirano a scalfire la sostanza della nostra credibilità e soprattutto della nostra Autonomia speciale. Dunque, un pensiero vada a questi nostri amici, che hanno inciso le nostre comunità con la loro presenza, dimostrando quanto l'amicizia sia preziosa ed importante e dunque bisogna essere riconoscenti per questa loro presenza che ha valore profondo e non si tratta solo di un numerino in più nella statistica del turismo.