
La politica valdostana vista da distante risulta, in certi passaggi,di difficile comprensione. L'allargamento «a costo zero» (sic!) della maggioranza al Popolo della Libertà ha già sortito la bizzarra "cabina di regia", di cui sfugge la ratio e il fondamento. Anzi, personalmente mi aveva fatto piacere che il Presidente Augusto Rollandin - di fronte al Conseil fédéral - ne avesse ridimensionata la portata, quasi prendendosela con le dichiarazioni di chi ne vantava ruolo e portata. Peccato che questo ridimensionamento non abbia affatto corrisposto alle dichiarazioni pubbliche di questa "maggioranza ristretta" e priva di quel proporzionalismo di chi fa la voce grossa a dispetto dei numeri. Forse sarebbe bene avere un pallottoliere come memento. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato poi il ripetersi di batti e ribatti sulla "Finanziaria estiva", considerata disastrosa da tutte le Regioni di ogni colore e da noi occasione, specie per i nuovi entrati, per mostrare i muscoli. La parola d'ordine è "visibilità", difficile da avere senza il palcoscenico della maggioranza di Governo. Per cui, a conti fatti, chi veniva considerato, come me, un frustrato "uccellaccio del malaugurio" constata che la maggioranza allargata valorizza antichi e pervicaci oppositori unionisti e crea, su ogni punto, con tattica da guerriglia, fibrillazione e polemiche. Roba da lasciare di sasso e siamo ancora ai primi assaggi.