Diciotto a diciassette: questo nel prossimo Consiglio Valle sarà il rapporto fra maggioranza e opposizione. Per un'incollatura, Union Valdôtaine e Stella Alpina conquistano la risicata maggioranza (cioè non hanno la maggioranza di ventiquatto richiesta per le "leggi statutarie" su importanti materie, compresa quella elettorale) e questo avviene con la perdita di quattro consiglieri unionisti e con uno "stelluto" in più e si sa che Stella Alpina sperava in un risultato più grande. Sparisce la terza gamba autonomista Fédération Autonomiste (Leonardo La Torre è diventato unionista eletto!) e la stampella Popolo della Libertà perde quattro consiglieri quattro, cannibalizzata dal solito Augusto Rollandin. Ero stato buon profeta di questo evento e penso che lo stesso Silvio Berlusconi avesse annusato l'aria negativa, scegliendo di non venire ad Aosta. Il presidente Rollandin, a casa sua, ha usato la nota tecnica del "ricambio dei cavalli fedelissimi" ed ha sostituito, con l'abile uso delle preferenze, sei uscenti. «Arrivederci e grazie», compresi quelli schierati come truppe d'assalto contro l'Union Valdôtaine Progressiste, diventati un "vuoto a perdere". Nell'opposizione proprio i progressisti... progrediscono a sette con una rappresentanza interessante, Alpe resta a cinque, il Partito Democratico idem con i suoi tre e sbarca in Consiglio Valle il "Movimento 5 Stelle" con due eletti. Chissà come sarebbe stata la dinamica del ballottaggio, che per un soffio non è arrivato. Inutile ragionare con i "se" e con i "ma", tuttavia è interessante che questa quattordicesima Legislatura non consenta a nessuno di esercitare uno strapotere con gli equilibri risicati che ci sono. Io, che ora sono un semplice iscritto UVP, penso che questo passaggio, sulla distanza, risulterà prezioso per rilanciare la discussione sulla nostra autonomia speciale. Per cui l'esito di oggi lo leggo con grande fiducia e bisognerà lavorare per riportare alla politica quella vasta area che ha disertato il voto. E poi bisognerà dare spessore alla coscienza della specialità e questo vuol dire darsi da fare - specie nella formazione - con impegno, considerando le elezioni importanti ma non la sola ossessione. Intanto, stasera a Fénis al "Comte de Challant", dopo le 20.30, grande festa e un abbraccio agli eletti e a tutti i candidati. Lo meritano.