La babele di manifestazioni
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...continuaOrmai bisogna abituarsi a tutto e le lettura quotidiana della cronaca politica consente di osservare fenomeni inaspettati e non ci si finisce mai di stupire.
...continuaHo sempre trovato risibile una certa pubblicistica che ha giocato in Valle sul proprio senso identitario, ponendo come punto di riferimento della valdostanità - in modo esclusivo e più rievocatore che sostanziale - gli antichi Salassi rispetto ai Romani invasori.
...continuaInvidio chi ha il "pollice verde": ne sono del tutto privo e la mia mancanza di dimestichezza nell'interazione con il mondo vegetale non è inimicizia, ma goffaggine.
...continuaLa premessa è che viviamo in un mondo che troppo spesso ragiona alla rovescia e purtroppo non riesco a rassegnarmi alla circostanza, anche se certi fatti avvengono sulle Alpi e nelle meravigliose Dolomiti.
...continuaAvrei voluto parlare della "pareidolia" già nei giorni scorsi, poi ho scritto d'altro.
...continuaFu mio zio, Severino Caveri, l'autore della definizione di un rischio per i valdostani e cioè che l'autonomia speciale, placebo rispetto ad una vera svolta federalista, agisse come una narcosi sui valdostani.
...continuaIn questi giorni si ricorda la morte di Cesare Ottaviano Augusto ed quanto per altro si sta facendo da un annetto, ad esempio con una mostra prestigiosa al Quirinale, che si è tenuta a Roma e poi è stata spostata a Parigi (dove lo spot televisivo è stato fatto, nelle vesti di Augusto, dall'attore valdostano Pierre Lucat, che, come potete vedere sotto, doveva apparire stranito di fronte alla città moderna).
...continuaPer il premier Matteo Renzi il modo più espressivo e invero inusuale nella politica italiana è l'utilizzo, specie per delle frecciatine, di "Twitter".
...continuaSarà pur vero che la televisione perde colpi di fronte alla rivoluzione digitale e al palinsesto che ognuno può crearsi e personalizzare con Internet.
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