Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
23 lug 2024

La Francia che si italianizza

Seguo con curiosità il ”caso francese”, che appare piuttosto complicato e conferma, almeno per me, come la manovra delle elezioni anticipate, volute da Emmanuel Macron, abbia per ora disinnescato le “deux extrêmes”, cioè Le Pen e Mélenchon.

Tuttavia, nella pubblicistica francese torna con periodicità questa storia di una V Repubblica che si spinge verso alcune storie all’italiana.

Magistrale, come sempre, le Grand Continent, che elenca con concretezza e una vena di ironia in 8 punti, che valgono la pubblicazione.d

”1 — Si comincia con Governo balneare (Gouvernement balnéaire)

Le gouvernement d...

...continua
22 lug 2024

Il dopo di noi digitale

Quando morì mio papà, per lungo tempo mantenni il suo numero del telefonino nella agenda del mio.

Una scelta probabilmente infantile, ma mi sembrava che fosse una sorta di flebile legame da non spezzare.

Capita poi, nello scorrere la medesima rubrica, di trovare altri numeri di persone scomparse. E succede persino che, in chissà quale successione familiare, da quel numero, ancora intestato a chi non c’è più, qualcuno guardi il mio profilo temporaneo di Whatsapp (per altro dedicato quasi sempre ad una visione scherzosa del mondo).

Il legame possibile con l’aldilà ha un fascino antico e l’evoca...

...continua
21 lug 2024

Prescrivere la vacanza

Vacanza è una parola ambigua e parlarne d’estate è la giusta collocazione temporale, essendo da sempre la stagione in cui si concentra la maggior parte delle possibili vacanze (il plurale è ancora più espressivo).

Vacanza - lo ricorda il prezioso Etimologico - viene da ”vacare”, esser vuoto; esser libero; avere tempo', della stessa famiglia di vanus 'vuoto; inutile; frivolo'.

Insomma: dovrebbe essere in assoluto un momento in cui si lascia la routine quotidiana per staccare e dimenticare per un momento le occupazioni ordinarie.

In una storia del Novecento curata da Umberto Eco, anni fa, si le...

...continua
20 lug 2024

Ricordando l’Europa

Diventa naturale, in queste ore in cui nasce la nuova legislatura del Parlamento europeo, pensare al passato e all’occasione unica che ebbi di entrare in una istituzione comunitaria così prestigiosa.

Non sono tanto i ricordi politici che emergono, ma fatti più umani. Abituato alla routine Aosta-Roma e ritorno per un anno circa dovetti giostrarmi nel duplice ruolo di deputato e parlamentare europeo con gli allungamenti necessari su Bruxelles e Strasburgo, a seconda delle riunioni.

Le discontinuità sono un bene e un male. Un bene perché trovarsi di fronte a nuove sfide ti obbliga a mettere energ...

...continua
19 lug 2024

Il discorso della von Der Layen

Come cittadino europeo, situazione che considero una grande chance identitaria, seguo - non solo per doveri d’ufficio e per il mio background - quanto avviene nelle Istituzioni europee.

Le elezioni europee, con il vulnus per i valdostani derivante dalla mancanza di un meccanismo che dia una ragionevole garanzia per avere un proprio europarlamentare, hanno visto sconfitti i populismi di destra e di sinistra con l’elezione purtroppo di molti parlamentari italiani con scarsa esperienza se non frutto di stranezze (leggi Vannacci e Salis, gemelli diversi), che annegheranno nel mare difficile del la...

...continua
18 lug 2024

Consulta su Corte dei Conti

Per qualunque politico, nelle sue vesti di eletto e di amministratore, così come per ogni dirigente pubblico, esiste sempre - per quanto svolga il suo lavoro con scrupolo e attenzione - lo spettro delle sezioni regionali della Corte dei Conti (sezioni di controllo e giurisdizionale). Si vive in questo periodo e fino alla fine dell’anno una situazione meno rigida nell’attività a causa prima della pandemia e poi del necessario rilancio dell’economia anche con il PNRR.

Ora della questione del futuro del ruolo della Giustizia contabile se n’è occupata la Consulta e su Il Foglio è uscito un artico...

...continua
17 lug 2024

I montanari sanno

Chi vive in montagna non finisce mai di imparare e non si può permettere di avere la memoria corta, ma questo non significa affatto che amministratori e cittadini siano una massa di gonzi da istruire dall’esterno per la loro ignoranza o le loro mancanze.

Leggo in queste ore delle ennesime morti di alpinisti in montagna. Vecchia storia, purtroppo. Chi sale le cime lo fa avendo coscienza dei pericoli rispetto ai quali non esiste un rischio pienamente calcolato. Potrei ma non lo farò far corrispondere vicende luttuose non solo a persone improvvisate ma a professionisti di gran calibro e queste c...

...continua
16 lug 2024

Una foto “politica”

Potrà pure fare sorridere, perché appariamo tutti piuttosto goffi, la foto degli 11 consiglieri che oggi compongono il Gruppo dell’Union Valdôtaine nel Consiglio regionale della Valle d’Aosta.

Invece, al è una delle immagini più nitide e confortanti della scelta di rimettersi assieme della parte maggioritaria del mondo autonomista valdostano, dopo la diaspora a velocità variabile degli anni passati, che ormai si è storicizzata e appartiene al passato.

Perciò si è fatto bene a non indugiare su quanto era avvenuto, perché ognuno di chi se n’era andato e di chi era rimasto aveva le sue buone rag...

...continua
15 lug 2024

Figli prigionieri del telefonino

So che ne ho già scritto, ma come si fa a non farlo.

Se per molto tempo fra noi adulti ci siamo lamentati reciprocamente dei telefonini e del loro eccesso di presenza nella nostra vita, oggi guardiamo come genitori e con una certa impotenza ad adolescenti che conoscono lo strumento sin dalla loro nascita e quelli più piccoli seguono a ruota. Ci torno con un articolo sul Foglio di Giulio Silvano, che parla delle tesi - nel frattempo riprese e approfondite da altri - di un autore americano che ho letto e ho già scritto di lui, ma repetita iuvant.

La premessa è una storia che abbiamo vissuto ed è

...continua
14 lug 2024

I mari della vita

Sarà qualcosa nel DNA che si incrocia in me e che ha geni che provengono dalla Liguria, mischiati dal secolo scorso con la Valle d’Aosta, fatto sta che amo il mare.

Per varie ragioni da mesi ormai non riuscivo a vederlo e solo nel cuore dell’estate sono riuscito a scappare per qualche ora, per cui scrivo - con la prima luce del mattino - da San Vito Lo Capo in Sicilia a soddisfare un bisogno fisico e mentale. Non è una cronaca dei luoghi per altro con un mare straordinario, essendo una scappata fugace, ma un pensiero sul mare, che non è una novità ma un pensiero ricorrente per luoghi che ho vi...

...continua