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17 dic 2024

La Rai regionale pionieristica

Lo dico da una vita che il peggio del peggio è quello di passare il tempo a guardare nello specchietto retrovisore e non di fronte a sé.

Ogni tanto, tuttavia, guardare al passato può essere utile e, per caso, è periodo di compleanni.

Giorni fa, RAI3 ha compiuto 45 anni e tocca tornare ad allora quando ero, come età, a pochi giorni dai miei 21 anni. Ricordo quel 15 dicembre del 1979, giorno in cui partirono le trasmissioni regionali e ci si illudeva che sarebbe nata una vera rete tv interamente su base locale.

Eravamo un gruppo di giovani giornalisti quasi tutti in erba (Massimo Boccarella, Da...

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16 dic 2024

I 25 anni della legge sulle minoranze

Capita di dover ricostruire il passato a beneficio del presente. Oggi e domani ci sarà un incontro (convegno è un termine intriso di possibile noia) a Gressoney-Saint-Jean su di una legge che compie 25 anni proprio in questi giorni.

Si intitola ”Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche” e la seguii passo a passo nel suo iter parlamentare, quando ero deputato e anche successivamente nella sua applicazione. Compreso il periodo in cui ebbi, fra le altre, la delega sulla materia nella breve esperienza di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

L’occasione varrà per ...

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15 dic 2024

Rischi dell’Intelligenza Artificiale

Sulla disinformazione si è scritto di tutto e penso che il fenomeno vada compreso.

Al livello più basso abbiamo di fronte a noi quelli che non si informano più e vivono in una loro bolla. Non obbligatoriamente sono persone marginali o incolte. Incontro ogni giorno chi ha deciso di staccare la spina e avrebbe le cognizioni per evitarlo.

A livello più alto ci sono gli ossessionati, che vivono attaccati al loro telefonino e sono rispetto a chi è loro vicino come delle sentinelle, pronte a informare gli altri, come se fossero una piccola agenzia di stampa. Finiscono in genere per destreggiarsi piu...

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14 dic 2024

Il menefreghismo sulla cultura

Noi della mia generazione e di quelle un po’ prima e un po’ dopo, quando ci si trova, discutiamo di come ci situiamo nel presente.

Capita così di incensarsi a vicenda nel dire quanto abbiamo cercato di fare del nostro meglio nella nostra vita. Ciò avviene in una logica difensiva rispetto ai j’accuse che ci colpiscono, quando ci viene scaricato come baby boomer - e fu l’ultima valanga demografica in Occidente - la responsabilità di tanti mali del mondo.

Sarà la Storia, usciti da certa giustizia sommaria, a dimostrare l’impegno che i nati dal 1946 al 1964, oggi pensionati o pensionandi, hanno m...

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13 dic 2024

Far pigrizia e il Kalsarikännit

Ognuno ha, nel proprio ambito familiare, qualche espressione gergale, adoperata solo nella cerchia degli intimi. Penso nel mio caso all’espressione “fare pigrizia”, che coincide - con la logica di starsene a casa - a quella espressione francese, ovviamente un italianismo con vena di ironia, che è - scritto tutto attaccato - “farniente”. Che sarebbe “Douce oisiveté” che somiglia non a caso al “Dolce far niente”.

Oisiveté (in italiano ozio che deriva anch’essa dal latino otium) sarebbe “État d'une personne inoccupée, inactive”. Come si dice con un motto “L'oisiveté est la mère de tous les vice...

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12 dic 2024

Le parole tormentone

“Tormentone” è una parola di successo, ormai normale nel suo uso e non solo per le hit estive, diffusa a partire degli anni Ottanta. Oggi la si usa, infatti, nei modi più disparati, ma a me oggi interessa segnalarla nel senso di una specie di tic che si diffonde nell’impiego o persino nell’abuso nella quotidianità.

Svelo subito le carte, venendo dalla generazione che era assillata e ci rideva dal famoso “cioè”, che era diventato una specie di simbolo. Ricordo assemblee studentesche in cui era un profluvio della povera congiunzione esplicativa, poi in buona parte scomparsa per il logoramento cu...

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11 dic 2024

Il buonsenso degli uni e degli altri

Viviamo in un mondo piuttosto confuso e i vecchi riferimenti sullo scacchiere politico sono fragilizzati rispetto a certi capisaldi ideologici del passato che sembravano caratterizzare i rispettivi schieramenti.

Oggi si assiste a chi saltabecca con argomenti demagogici e fumosi, creando una confusione che spinge i cittadini ad allontanarsi dalle urne e dalla partecipazione in politica. Istruttivo quanto ha scritto Marion Dupont, giorni fa, su Le Monde.

La giornalista accende un faro sull’utilizzo di questo prezzemolo che è diventato il “buonsenso”, come in italiano è stato traslata in un antic...

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10 dic 2024

Attenzione non drammatizzazione

Ogni volta in cui viene in Valle d’Aosta un autorevole esponente dell’antimafia - in genere ospite di qualche politico che se ne occupa o di associazioni che egualmente lo fanno da anni - si fa scattare l’allarme, del tutto legittimo, sui rischi di infiltrazioni pericolose anche da noi.

È una storia ormai vecchia e certamente fondata e basta guardare a tutto il Nord Italia e solo un cretino potrebbe sottostimare i rischi, così come sarebbe illogico amplificare in una logica allarmistica o strumentale l’assioma Mafia=Valle d’Aosta.

D’altra parte a parlare sono una serie di esiti processuali s...

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09 dic 2024

Il marmo verde e l’Europa

Anche quest’anno - per la seconda volta - ho preso parte ad un evento del Sommet Grand Continent, svoltosi in Valle d’Aosta a Saint-Vincent. È stata quella cui ho partecipato una piccola sessione, incentrata sulla dimensione alpina, rispetto ai numerosi incontri monotematici che hanno impegnato personalità di diversa estrazione culturale. Il legame con la Valle deriva dal ruolo centrale di Gilles Gressan, valdostano da tempo a Parigi, figura interessante di intellettuale cosmopolita e multimediale.

Il fil rouge su cui con altri sono stato impegnato nel confronto è stata la digitalizzazione e l...

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08 dic 2024

Ripetere una bugia perché sia verità

Mi hanno sempre fatto impressione, sin da quando ero ragazzino, i miei coetanei – ne ricordo uno che poi passò all’estremismo opposto, come fosse un vizio -che si dicevano, con una fierezza farsesca, “fascisti”. In genere i soggetti avevano qualcuno in famiglia che, nostalgico del regime, li aveva indottrinati con le solite baggianate rétro.

Ricordo a proposito il libro di Francesco Filippini “Mussolini ha fatto anche cose buone”, sottotitolo “Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo”. Si tratta di un testo esemplare, che andrebbe imposto da ripetere come un mantra a tutti gli ignor...

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