Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
24 gen 2025

L’apprensione per il futuro

Viviamo di abitudini e la mia prima, al risveglio, è la lettura dei giornali.

Si tratta di una scelta radicata e a cui non potrei fare a meno, anche se ormai ampiamente minoritaria, guardando come - mese dopo mese - i grandi quotidiani perdano copie, senza che vengano compensate dagli abbonamenti in digitale (che sono per me la possibilità di leggere al mattino molto presto). Per cui ormai esiste un’ampia fascia di ex lettori o di chi mai ha letto i giornali.

La lettura di inizio al risveglio piuttosto antelucano è la rubrica di Mattia Feltri, giornalista bergamasco di una decina di anni meno ...

...continua
23 gen 2025

I libri come i dischi?

Giorni fa, avevo letto un trafiletto che mi aveva colpito e come talvolta capita l’ho messo da parte: “Roberto Gallingani, dirigente scolastico del liceo classico Marco Minghetti di Bologna, ha scelto di istituire a partire dal prossimo anno scolastico un'ora in più di italiano. Dal prossimo settembre gli studenti di quarta e quinta ginnasio del liceo classico svolgeranno quindi un'ora di studio della lingua italiana aggiuntiva. Questa decisione è stata presa dal dirigente scolastico, su consiglio del collegio docenti. "Le competenze dell'italiano di base, come saper scrivere o comprendere un ...

...continua
22 gen 2025

Trump all’attacco

Ieri mattina una fitta e inusuale nebbia avvolgeva il mio percorso stradale quotidiano per raggiungere Aosta. Già, la nebbia. Ha scritto Daniele Del Giudice: “La nebbia era una nube infeconda, così la pensava Aristotele, non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di pioggia che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi”.

Questo inizio giornata mi è parsa una tetra profezia, dopo l’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump. Non si tratta di essere di destra, di sinistra, di centro, di sopra o di sotto. Chiunque abbia ascoltato le par...

...continua
21 gen 2025

Parole per non dimenticare

Leggo un’intervista sul Corriere a Edith Bruck nello stesso giorno in cui vengono liberate tre giovani ebree, che erano ostaggio dei palestinesi dopo gli orrori causati da Hamas il 7 ottobre. Una liberazione con una folla aggressiva con la protezione di terroristi di Hamas d’improvviso tornati in divisa militare, dopo essersi mischiati in veste civile fra la popolazione quando era rischioso manifestare con passamontagna e fascia verde attorno alla testa.

Ricordo che la frase più comune è “Lā ilāha illā Allāh, Muḥammadun rasūlu Allāh” (“Non c’è altro dio che Allah, e Maometto è il suo Profeta”)...

...continua
20 gen 2025

Foto ieri ed oggi

Nel parlare di fotografia si può volare altissimo e allora vale quel che diceva una grande fotografo: “Fotografare è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà convergono per captare la realtà fugace: a questo punto l’immagine diventa una grande gioia fisica ed intellettuale”.

Oppure, più semplicemente e più terra a terra, può essere un fil rouge della propria vita, senza ambizioni artistiche. Da qualche parte ho le fotografie in bianco e nero della mia nascita. Figurano in un bel album che immagino dovesse poi essere una sequenza ordinata della mia crescita.

Invece, in un grande cas...

...continua
19 gen 2025

Ford e Musk

Sono un rompiscatole sulla necessità di studiare la Storia. Vale per la Storia a livello mondiale e anche per la Storia locale, sapendo - nel caso della Valle d’Aosta - che non si vive in una bolla e se si attraversa la nostra storia millenaria il dentro e il fuori i nostri confini è quanto costruisce gli scenari succedutisi nelle diverse epoche.

Per questo mi è piaciuto leggere un articolo sul Foglio del giornalista e scrittore Siegmund Ginzberg, che propone un singolare ma utile parallelo fra due controverse personalità. Si tratta del passato con Henry Ford (1863-1947) e del presente con Elo...

...continua
18 gen 2025

Chiamale se vuoi superstizioni

So che sembrerà strano, ma ieri – venerdì 17 – ho incontrato qualcuno guardingo rispetto alla cattiva fama della data, che viene considerata infausta, specialmente in Italia, per ragioni che si intrecciano tra superstizioni religiose, storiche e numerologiche.

Proviamo a fare un elenco a giustificazione – si fa per dire – di chi ci crede. Nella tradizione cristiana, il numero 17 è associato a eventi negativi. Ad esempio, si dice che il Diluvio Universale descritto nella Bibbia sia iniziato il 17° giorno del secondo mese. Mentre in numerologia, il 17 è visto come un numero “imperfetto” rispett...

...continua
17 gen 2025

La scuola e il duale

Leggo con curiosità il dibattito sulla “riforma Valditara” (dal nome del Ministro dell’Istruzione) sulle materie da apprendere a scuola, che potrebbe essere così riassunta.

Ritorno del latino: diventa materia curricolare opzionale nelle scuole medie con un’ora settimanale dal secondo anno. Studio della Bibbia, mitologia e epica classica: introdotto nelle scuole elementari per rafforzare le radici culturali. Separazione di storia e geografia: l’approccio della geostoria viene abbandonato. Integrazione di strumenti moderni: graphic novel, film e romanzi a fumetti per rendere lo studio più coinvo...

...continua
16 gen 2025

La supercazzola e i suoi avi

In Italia, ma è una tendenza generalizzata in tutti i Paesi, si assiste ad una progressiva riduzione del vocabolario attivo utilizzato, cioè del numero di parole impiegate nel linguaggio quotidiano e anche nello scritto. Questo fenomeno è stato studiato da linguisti e sociologi, e può essere attribuito a diverse cause.

Esiste, per esempio, un impoverimento lessicale nel solco di una generale semplificazione del linguaggio. La logica di usare frasi brevi e parole semplici rientra certo velocizzazione e talvolta nella banalizzazione della comunicazione, soprattutto nei contesti informali.

Lo si ...

...continua
15 gen 2025

Tartiflette: come diventare tradizione

Il cibo che mangiamo più di tante altre cose mostra che alle migrazioni umane si accompagnano migrazioni di prodotti. L’arrivo di Cristoforo Colombo nelle Americhe nel 1492 - per usare un esempio illustre - segnò l’inizio di un intenso scambio di beni, conosciuto come Scambio Colombiano, tra il Nuovo Mondo e l’Europa. Questo scambio ha avuto un impatto profondo sull’alimentazione, l’economia e la cultura europea.

Ecco due prodotti esemplari che arrivarono in Europa dalle Americhe.

Pensiamo alle patate, originarie delle Ande, diventate una coltura fondamentale in Europa e di cui oggi i valdosta...

...continua