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30 giu 2024

Il telefonino e la vita

Era la fine degli anni Novanta, credo il 1997, quando comprai il Nokia Communicator 9000, che è stato il primo telefono cellulare a consentire un accesso a Internet. Uscì di scena così il Motorola MicroTAC con cui ero entrato nel mondo dei telefonini, quando già gli sms erano parsi una cosa strabiliante.

Posso dire che con quel cellulare con connessione e tastierino per scrivere iniziai a trasferire molte delle cose che prima facevo in altro modo su questo strumento digitale, iniziando ad entrare in un mondo assai diverso dal computer che già era stato un cambio significativo, compreso il prim...

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29 giu 2024

Elogio del grazie

Leggo che al Festival della Mente di Sarzana - che mi pare a naso più impegnativo del Festival di Sanremo - si parlerà della gratitudine.

Trovo che il tema sia ambizioso e nel contempo interessante. Mi sembra purtroppo un sentimento per molti démodé e questo non per sminuirne l’altissimo valore, riassumibile in quella parolina che i nostri genitori ci insegnavano a dire, spesso insistendo perché ci entrasse nella zucca, e cioè “grazie!”.

Cominciamo, allora, dalle parole che sono sempre utili per un loro uso consapevole.

Secondo Treccani la gratitùdine [dal latino tardo gratitudo -dĭnis, der...

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28 giu 2024

Ricordi senza il torbido

Capita che d’improvviso si aprano dei ricordi. Faccio due esempi, che servono a capirci.

Ieri è stata inaugurata la nuova sede dei giornalisti valdostani, categoria a cui appartengo in termini formali – con iscrizione nell’elenco dei praticanti nel 1980 - anche se già prima avevo cominciato a provarci. Durante gli interventi, è stato evocato con gentilezza il mio ruolo attivo per il distacco della Stampa Valdostana, con propria autonomia dalla Stampa Subalpina, organizzazione piemontese che aveva una specie di addendo in Valle.

Eletto Presidente di quella costola piemontese come se fossimo un...

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27 giu 2024

La forza della storia locale

Ci sono persone che nei propri paesi di apparenza tengono viva la storia locale, che non è per nulla una storia minore, ma si intreccia - con rispetto dei luoghi e delle comunità - con la Storia con la maiuscola.

Penso ad alcune personalità che se ne sono occupate con diverse modalità: a Saint-Vincent con Pigi Crétier (in passato c’era stato Rino Cossard) o a Cesare Cossavella ad Arnad o, pensando ad una persona scomparsa, Ottavio Giovanetto a Verrès (dove oggi la fiaccola è stata ripresa da Ezia Bovo). Per Sarre la persona preziosa è Adriana Meynet che, con instancabile curiosità, scava nel p...

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26 giu 2024

Le parole e l’-ismo

C’è nel dibattito politico sempre più l’uso di parole forti e parolacce scurrili. Esiste certo un limite da non superare non solo per bon ton, ma per rispetto delle Istituzioni.

Deve operare educazione e senso del limite più per regole condivise che per paura di eventuali sanzioni. Certo non bisogna neppure far finta che le assemblee parlamentari siano come un convento di orsoline e nella tenzone oratorio (mai con l’uso della violenza fisica!) qualche tono acceso ci sta.

Alla Camera, quando ero Segretario di Presidenza, ho dovuto assistere e poi discuterne nell’Ufficio di Presidenza di certi ...

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25 giu 2024

Adattarsi al clima mutevole

Passeggiavo ieri nel tardo pomeriggio lungo la Dora Baltea, il “nostro fiume” domestico, frutto della raccolta delle acque dal Monte Bianco sino alla frontiera con il Piemonte, quando poi si distende verso il Canavese. La Dora, infatti, attraversa l’anfiteatro morenico d’Ivrea e affluisce nel Po, da sinistra, a valle di Chivasso.

In questi giorni il fiume, così come molti torrenti affluenti, è gonfio di acqua sia per lo scioglimento delle nevi tardive che per le piogge battenti delle scorse ore che hanno raggiunto quote ancora innevate e hanno martoriato larghe zone della Valle con mm di piogg...

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24 giu 2024

Ognuno è l’ebreo di qualcuno

L’antisemitismo mi fa orrore e lo scriverò sino a sfinimento. Ricordo non a caso, in premessa, come questo termine venne coniato alla fine del XIX secolo dal giornalista Wilhelm Marr e sintetizza l’odio nei confronti degli ebrei.

Per parlarne non basta evocare l’orrore novecentesco della Shoah (parola in ebraico dalla Bibbia ”tempesta devastante“), ma si tratta una storia più antica e prolungata, che giunge sino ai campi di sterminio attraverso molte tappe e anche per le ben note colpe del cristianesimo con l'accusa agli ebrei per aver fatto crocifiggere Gesù Cristo.

Non mi sono mai stupit...

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23 giu 2024

Il crollo dell’attenzione

Premetto una confessione: so che ormai questi miei post quotidiani sono troppo lunghi per la media dei lettori. En gros ogni giorno produco un testo di un centinaio di righe con un tempo di lettura medio di tre minuti per un lettore che abbia buona capacità di comprensione e una certa sveltezza nella lettura.

Trovo chi, con franchezza, mostra interesse per quanto scrivo, ma lamenta la scarsità di tempo per leggerlo e prima o poi mi attrezzerò per essere più sintetico o magari farne una versione video in pillole.

Noto subito che lo stesso identico fenomeno riguarda non solo lo scritto, ma anc...

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22 giu 2024

Il Prof ”cattivo maestro”

Non credo che si debba essere stupiti che ci siano professori, nelle scuole di ogni ordine e grado, che scelgono per convinzione di essere militanti politici duri e puri. Ne abbiamo anche in Valle d’Aosta e sono transitati in molti, oggettivamente più numerosi nella Sinistra estrema, anche in Consiglio regionale.

Immagino che questo loro legittimo impegno in politica non li abbia mai influenzati nel lavoro di insegnanti e con cristallina oggettività e senza afflati di proselitismo approccino i loro studenti.

La storia italiana, purtroppo, è piena di “cattivi maestri”, che hanno fiancheggiato ...

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21 giu 2024

L’ago della bilancia

Essere l’ago della bilancia: è questa un’espressione facile da capire, che dimostra in maniera plastica che cosa si intenda quando, anche nel parlare di equilibri politici, si ottiene un ruolo importante.

Direi che questa è l’ambizione di chi crede alle sorti dell’autonomismo valdostano come elemento originale rispetto al cangiante quadro politico italiano.

Capisco bene come questo, à tour de rôle, infastidisca i partiti italiani, perché si tratta di quella che con la loro ottica si può considerare un’anomalia, mentre per chi ci crede è una sicurezza.

Lo è di certo, se si pensa che dei partiti...

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