Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
04 mar 2024

In memoriam di Renato Barbagallo

Ci sono persone che incidono nella tua vita e che se vanno ad età avanzata in punta di piedi. Renato Barbagallo, classe 1932, siciliano fiero di esserlo, nato a Giarre e valdostano d’adozione, è stato un amico e una persona che mi ha insegnato molte cose.

Arrivò in Valle d’Aosta portato da César Dujany, che aveva bisogno di un Segretario generale, quand’era Presidente. Poi familiarizzò con i suoi successori nella logica, fatemi dire normanna, del civil servant.

Si deve a lui, chiamato “il Barbagallo”, la pubblicazione principale sull’ordinamento valdostano su cui tutti hanno studiato e anche u...

...continua
04 mar 2024

Rassegnarsi a scheda e matita?

L’altro giorno, in seguito ad una riflessione di Fulvio Centoz, già Sindaco di Aosta, sulla possibilità di aprire al voto elettronico, tenuto conto dei ritardi dei risultati sulle elezioni sarde, ho scritto questo pensiero su X: ”Visto che si parla di sperimentazione del voto elettronico in Valle d’Aosta, ricordo che lo si fece con ottimi risultati alle comunali di Arnad e La Salle. Ora la tecnologia si è evoluta e non ci sarebbero scuse per non scegliere questa modalità dì voto”.

Per altro devo dire che, nel cuore dei ritardi fantozziani dell’arrivo dei dati delle stesse regionali, avevo già ...

...continua
03 mar 2024

Lo sconcerto di Giuliano Ferrara

Giuliano Ferrara è personalità debordante e lo dico non per fare spiritosi e inopportuni riferimenti da body shaming, ma per ricordare un uomo di grande spessore culturale, che ha vagato in diverse famiglie politiche e spesso con posizioni ben diverse dalle mie. Ma mai si potrà negare l’acume e l’originalità dei suoi ragionamenti. Condivido con lui alcune preoccupazioni, che esprime meglio di quanto io possa fare.

Così scrive: “Leggere le cronache di piazza di questi giorni porta a un sentimento di vera incredulità. A parte la mancanza di fantasia civile e personale, il monotono ripetersi dell...

...continua
03 mar 2024

Iran:la violenza della teocrazia

Certi cortei nelle piazze stravolgono la storia, mistificano la realtà, manipolano le notizie e certi altri cortei non ci sono affatto per visioni unilaterali di chi guarda solo da qualche parte con strabismi sospetti. Vedere il mondo con le lenti della propria ideologia politica distorce la realtà e la capovolge.

Tuttavia ha un sua utilità: osservare certi comportamenti, perché nulla come la visione interna della politica estera serve, per chi lo voglia fare, a svelare la visione di certe forze politiche e pure delle singole persone. Pensiamo all’Iran, oggi questo Paese è protagonista su dive...

...continua
02 mar 2024

La farfalla global

Fa impressione pensare che si passerà a breve - e con una naturalezza abbastanza inquietante - dalla centralità delle elezioni sarde, che sono diventate in questi giorni paradigma di equilibri nazionali, alle imminenti elezioni europee che, con il proporzionale, metteranno in vista la situazione dei singoli partiti senza logiche di alleanza. Molti si troveranno…nudi di fronte alle urne.

Ma questo meccanismo fra il piccolo e il grande, fra local e global riguarda anche le priorità - più importanti delle oscillazioni elettorali - nel rapporto fra problemi locali e continentali, dal particolare a...

...continua
01 mar 2024

L’ultimo chilometro

Sono stato zitto per parecchio tempo e sono stato seduto in fondo alla classe, come avveniva talvolta a scuola, non facendo più valere una mia moral suasion, che penso legittimamente mi apparterrebbe per una certa esperienza accumulata, che spero faccia ancora punteggio in politica.

Già mi ero comportato bene il 18 maggio del 2023, quando - per non essere invasivo in occasione della grande riunione pubblica per la reunion delle forze autonomiste, che diede il la al processo - parlai pochissimi minuti. Tanti interventi si erano succeduti e il discorsone che mi ero preparato, pieno di buone inte...

...continua
29 feb 2024

I bambini sono un peso?

E’ una pagina bianca difficile da riempire, anche quando si va a studiare quel che viene fatto in Paesi occidentali con medesimi problemi. Il crollo demografico svuoterà la Valle d’Aosta e non lo dico io, ma lo dice lo studio fatto da un demografo di grande fama come il Professor Alessandro Rosina della Cattolica di Milano. Alcuni Comuni della Valle d’Aosta rischiano la morte per consunzione e uno studio di qualche tempo fa ha fatto da becchino in piena regola.

Leggo un articolo su Le Monde, a firma di Jean- Michel Normand, che mostra il volto di un fenomeno sociale e direi psicologico da non ...

...continua
28 feb 2024

Scambi linguistici

Ogni tanto si scoprono cose divertenti, che ti sollevano con la loro leggerezza - come un palloncino che ti sfugge e se ne va via beffardo - da quella pesantezza quotidiana, che grava non poco sulla nostra schiena.

Racconta Eleonora Baldwin con molta arguzia su Gambero Rosso: “Da madrelingua inglese, mi sono sempre chiesta perché alcune parole, specie in ambito culinario, usano termini diversi. In particolare non capivo perché certi animali sono chiamati in un modo, e la loro carne, in un altro. Per esempio, la parola inglese per mucca è cow, ma in macelleria non si ordinano bistecche di cow, ...

...continua
27 feb 2024

La Sardegna cambia

Ho seguito con curiosità il lungo e purtroppo lento scrutinio per le Regionali in Sardegna sino al risultato conclusivo delle urne. Va segnalato in premessa come un elettore su due abbia disertato il voto. Un problema serio, soprattutto perché verificatosi malgrado quella che sembrava sarebbe stata una forte mobilitazione della popolazione, che invece non si è avuta per nulla.

Chi santifica l’elezione diretta del Presidente come panacea democratica dovrebbe dare un’occhiata al ruolo dei partiti ridotti al lumicino e alla contrazione della partecipazione dei cittadini per nulla eccitati dalla ...

...continua
26 feb 2024

La vergogna dei filoputiniani

I comunisti italiani nel dopoguerra, ma anche durante la Resistenza, guardavano con speranza all’Unione Sovietica, come simbolo che incarnava l’utopia, finita malissimo, di una possibile rivoluzione.

I filorussi italiani di oggi non hanno nulla a che fare con quel passato, oggi non c’è nessuna utopia e nessuna speranza che dalla Russia post sovietica arrivi qualcosa di diverso del regime incarnato da Vladimir Putin, che è null’altro che una cruda e feroce dittatura, per altro in linea con la storia russa e con l’ipocrisia della definizione “socialismo reale”. Eppure con Putin ci hanno giocato ...

...continua