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20 gen 2025

Foto ieri ed oggi

Nel parlare di fotografia si può volare altissimo e allora vale quel che diceva una grande fotografo: “Fotografare è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà convergono per captare la realtà fugace: a questo punto l’immagine diventa una grande gioia fisica ed intellettuale”.

Oppure, più semplicemente e più terra a terra, può essere un fil rouge della propria vita, senza ambizioni artistiche. Da qualche parte ho le fotografie in bianco e nero della mia nascita. Figurano in un bel album che immagino dovesse poi essere una sequenza ordinata della mia crescita.

Invece, in un grande cas...

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19 gen 2025

Ford e Musk

Sono un rompiscatole sulla necessità di studiare la Storia. Vale per la Storia a livello mondiale e anche per la Storia locale, sapendo - nel caso della Valle d’Aosta - che non si vive in una bolla e se si attraversa la nostra storia millenaria il dentro e il fuori i nostri confini è quanto costruisce gli scenari succedutisi nelle diverse epoche.

Per questo mi è piaciuto leggere un articolo sul Foglio del giornalista e scrittore Siegmund Ginzberg, che propone un singolare ma utile parallelo fra due controverse personalità. Si tratta del passato con Henry Ford (1863-1947) e del presente con Elo...

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18 gen 2025

Chiamale se vuoi superstizioni

So che sembrerà strano, ma ieri – venerdì 17 – ho incontrato qualcuno guardingo rispetto alla cattiva fama della data, che viene considerata infausta, specialmente in Italia, per ragioni che si intrecciano tra superstizioni religiose, storiche e numerologiche.

Proviamo a fare un elenco a giustificazione – si fa per dire – di chi ci crede. Nella tradizione cristiana, il numero 17 è associato a eventi negativi. Ad esempio, si dice che il Diluvio Universale descritto nella Bibbia sia iniziato il 17° giorno del secondo mese. Mentre in numerologia, il 17 è visto come un numero “imperfetto” rispett...

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17 gen 2025

La scuola e il duale

Leggo con curiosità il dibattito sulla “riforma Valditara” (dal nome del Ministro dell’Istruzione) sulle materie da apprendere a scuola, che potrebbe essere così riassunta.

Ritorno del latino: diventa materia curricolare opzionale nelle scuole medie con un’ora settimanale dal secondo anno. Studio della Bibbia, mitologia e epica classica: introdotto nelle scuole elementari per rafforzare le radici culturali. Separazione di storia e geografia: l’approccio della geostoria viene abbandonato. Integrazione di strumenti moderni: graphic novel, film e romanzi a fumetti per rendere lo studio più coinvo...

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16 gen 2025

La supercazzola e i suoi avi

In Italia, ma è una tendenza generalizzata in tutti i Paesi, si assiste ad una progressiva riduzione del vocabolario attivo utilizzato, cioè del numero di parole impiegate nel linguaggio quotidiano e anche nello scritto. Questo fenomeno è stato studiato da linguisti e sociologi, e può essere attribuito a diverse cause.

Esiste, per esempio, un impoverimento lessicale nel solco di una generale semplificazione del linguaggio. La logica di usare frasi brevi e parole semplici rientra certo velocizzazione e talvolta nella banalizzazione della comunicazione, soprattutto nei contesti informali.

Lo si ...

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15 gen 2025

Tartiflette: come diventare tradizione

Il cibo che mangiamo più di tante altre cose mostra che alle migrazioni umane si accompagnano migrazioni di prodotti. L’arrivo di Cristoforo Colombo nelle Americhe nel 1492 - per usare un esempio illustre - segnò l’inizio di un intenso scambio di beni, conosciuto come Scambio Colombiano, tra il Nuovo Mondo e l’Europa. Questo scambio ha avuto un impatto profondo sull’alimentazione, l’economia e la cultura europea.

Ecco due prodotti esemplari che arrivarono in Europa dalle Americhe.

Pensiamo alle patate, originarie delle Ande, diventate una coltura fondamentale in Europa e di cui oggi i valdosta...

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14 gen 2025

Perché non torni certo passato

Immagino che chi di dovere stia cercando di capire che cosa si agiti in quella che una volta veniva chiamata la galassia antagonista, quella parte di sinistra estrema che in passato fu terreno di coltura del terrorismo rosso.

Mi vengono in mente gli anni Settanta, quando l’Italia visse il culmine di una stagione di violenza politica senza precedenti, nota come “Anni di Piombo”, caratterizzata non solo dal terrorismo di sinistra di cui dirò per certi rischi che vedo incombenti, ma anche dal terrorismo neofascista, che mirava a destabilizzare il Paese con strategie di tipo eversivo. Il terrorism...

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13 gen 2025

Digitale al galoppo

Più mi aggiro per capire meglio il mondo digitale, sempre in movimento con una velocità impressionante, e più mi convinco dei suoi impatti plurimi su ciascuno di noi. Di conseguenza la necessità, anche per una Regione piccola, di adoperare ogni strumento innovativo che sia utile.

Molte tecnologie possono avere in un territorio montano come la Valle d’Aosta, con un buon livello di autonomia e una certa duttilità nell’assumere decisioni, un’area test che può essere utile.

Ricordo quando nel 1994, assieme al compianto Senatore César Dujany, incontrammo Silvio Berlusconi come delegazione valdosta...

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12 gen 2025

Quando c’erano le lettere

Solo nei giorni di vacanza riesco a leggere i libri in modo immersivo. Questo significa attaccarmi al libro e, specie se mi appassiona, non mollarlo davvero sino a che non l’ho finito. Nel tempo ho sviluppato da autodidatta una tecnica di lettura piuttosto rapida, che - l’ho guardato per curiosità - non differisce molto da modalità suggerite da alcune tecniche.

È stato il caso del libro una scrittrice italiana che vive da anni in Giappone, Laura Imai Messina. Il libro si chiama “Tutti gli indirizzi perduti” e la scrittura è molto bella.

Racconta una storia singolare e a tratti commovente che p...

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11 gen 2025

Le elezioni regionali nel tempo

In Valle d’Aosta si stagliano fra pochi mesi le elezioni regionali 2025 per il rinnovo del Consiglio della Valle. Mi piace chiamare così il Consiglio regionale valdostano, perché questa è stata la suggestiva dizione scelta nel Decreto legislativo Luogotenenziale 7 settembre 1945, n. 545 agli albori della stagione politica che ancora stiamo vivendo.

In quei 23 articoli ci sono le radici di una Valle d’Aosta risorta dopo il Ventennio fascista e la Resistenza e quella assemblea fu il segno di una nuova stagione democratica. Va detto per onestà che i valdostani speravano in qualche cosa di più e a...

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