Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
22 giu 2025

Elezioni in vista

Si avvicinano le elezioni regionali in Valle d’Aosta e chi ne ha seguite tante, come chi vi scrive, guarda con curiosità e interesse il posizionamento degli uni e degli altri.

Ci sono dei singolari andirivieni che rendono l’aria frizzante a dispetto della canicola.

Certo lo faccio da una posizione di parte per ragioni di background personale e per la disponibilità a partecipare a settembre alla sfida elettorale, che mi fa far parte del gioco e non da osservatore esterno.

Qui il mondo è piccolo e dunque ci si conosce tutti e di ognuno, che sia da tempo sulla scena o ci sia da poco, si conosce t...

...continua
21 giu 2025

Solstizio d’estate

Oggi è estate. Anche se normalmente mi sveglio presto, l’attimo fuggente del solstizio 2025 me lo sono perso, perché era fissato per le 4:42.

Mi sento, comunque, come Rimbaud: ”Ho abbracciato l’alba d’estate”.

Faccio sempre ridere, quando mi lamento che inizia l’estate e si accorciano piano piano le giornate: vorrei essere risarcito, perché mi pare un inganno.

L’estate non è una stagione per adulti. Credo che si debba cominciare a dire. La vera estate è quella di bambini e ragazzi, non so ancora dire se sia anche quella dei pensionati. Infatti, pur essendo di fatto pensionato (parola orribile ...

...continua
20 giu 2025

Forza lucciole!

Ho visto una lucciola e come sempre è un momento magico. Mi era già capitato qualche anno fa, quando ne avevo vista più di una lungo un sentiero sopra Saint-Vincent.

Roba ben diversa della mia infanzia, quando nei sentieri sopra casa del nonno a Castelvecchio, in tante serate estive, di lucciole ne vedevo tante.

Poi il buio.

Ed è risultato tristissimo.

Non sapevo bene il perché della luce e sono andato a vedere per riferirne.

Le lucciole producono luce grazie a un processo chiamato bioluminescenza. Questo avviene in un organo specializzato nell’addome, dove una sostanza chimica, la luciferina,...

...continua
19 giu 2025

Le tracce per la Maturità

Scorro, come ogni anno, le famose tracce per il tema della Maturità. Definizione antica, che venne introdotta nel linguaggio scolastico italiano nel 1923, con la riforma Gentile, dal nome del filosofo e ministro dell’Istruzione Giovanni Gentile.

La sua idea era che la scuola avesse lo scopo di formare l’uomo, e non solo il lavoratore. L’esame finale, quindi, avrebbe dovuto verificare non solo le competenze tecniche, ma anche il grado di maturazione complessiva della persona.

Oggi la definizione, in una scuola che ha ancora una forte impronta gentiliana, resta tale ed è certo ben più espressiv...

...continua
18 giu 2025

Polemiche e algoritmi

Mi piacciono le parole e penso che si debba sempre scavare attorno al loro significato.

Prendiamo ”polemica”, sapendo che bisogna fare riferimento alle lingue classiche.

In greco polemikós (πολεμικός) significava “relativo alla guerra”, bellicoso, combattivo.

in latino polemĭcus viene, invece, adoperato in contesti retorici e filosofici per indicare un discorso o un atteggiamento conflittuale, controverso o di opposizione.

Oggi mi pare che valga nel suo uso una delle definizioni della Treccani: ”discussione dettata da animosità, condotta spesso solo per il gusto di contraddire”.

Allora, mi si ...

...continua
17 giu 2025

A proposito della patata

Quando si scopre che persino Pablo Neruda ha dedicato una poesia alla patata, allora si potrebbe persino chiudere qui il discorso.

Scoppietta/nell’olio/facendo bollire/l’allegria/del mondo:/le patate/fritte/entrano/nella padella/come innevate/piume/di cigno mattutino/e escono/semidorate dalla crepitante/ambra delle olive.

Ci pensavo, leggendo Le Monde, che racconta la patata in versione belga. Premetto che le patatine fritte del Belgio sono, a mio modesto avviso, le numero uno e rinvenibili nella versione super in apposito baracchino nella Place Jourdan di Bruxelles.

Nell'articolo a firma di J...

...continua
16 giu 2025

I pericoli dell’assuefazione

I dolori del mondo, più vicini e più lontani, irrompono come non mai nelle nostre vite.

Una volta si leggeva il giornale, si ascoltava la radio, si guardava il telegiornale.

Oggi la peggior cronaca ci segue come un cane fedele attraverso un flusso ininterrotto. Basta scrollare il proprio telefonino e scopriamo cosa avviene dietro casa o nel posto più remoto del nostro pianeta.

Piace l’orrore: il caso di Garlasco è il classico incubo estivo, che solletica i nostri peggiori istinti, fatti di una cronaca nera pervasiva con vecchie storie sepolte nella memoria che riaffiorano. Ma intanto ne tornan...

...continua
15 giu 2025

Sulla frutta

Mangio in questi giorni le ciliegie.

Ed è singolare come i diversi frutti finiscano per essere legati a momenti della propria vita.

La ciliegia la associo alla bicicletta: il primo strumento che ho avuto per avere una mia mobilità. Ricordo le scorrazzate alla ricerca, attorno al mio paese, dei ciliegi per vere e proprie scorpacciate.

La mela erano certe torte di una mia zia e giustifica l’ammirazione che ho ancora oggi per la renetta, fra i miei frutti favoriti.

Alla stessa zia, Eugénie, associo la caccia ai mirtilli e alle impagabili fragoline di bosco in montagna, mentre ai nonni di Imperia ...

...continua
14 giu 2025

Ricordando il Giappone

Sono stato di recente in Giappone per due settimane. Stranamente ho avuto difficoltà a scrivere di questo viaggio che mi ha consentito di attraversare questo Paese, oggi attrattivo più che mai.

È di fatto un “altro luogo”, a differenza di altri Paesi orientali che ho visitato.

Emerge, come non avviene altrove, un’impronta meno forte delle caratteristiche che rendono ormai e in molti casi tutto il mondo un paese nel segno, se vogliamo, della occidentalizzazione.

Provo a spiegarmi: resta qualcosa di impenetrabile, che forse deriva da una parte da un evidente e difficile gap linguistico e dall’al...

...continua
13 giu 2025

Il Lavoro resta centrale

Il fallimento dei referendum sul Lavoro (erano quattro su cinque) voluto dalla CGIL è stato variamente commentato e questa storia di non capire mai chi siano vincitori e vinti la trovo abbastanza imbarazzante.

Direi anche che il dibattito avvenuto nel corso della campagna referendaria è stato relativamente snobbato dall’opinione pubblica. Questo è dovuto anche alla difficoltà di capire i contenuti, quando sono ritagli di leggi da abrogare. Tutto è più chiaro quando il voto, come su alcuni temi del a su di un tema con un Sì o un No che risultano dirimenti e comprensivi.

Non stupisce che il refe...

...continua