Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
19 mar 2024

Papà in Paradiso

Ci avviciniamo ai 15 anni della tua morte, mio caro papà. Ci pensavo oggi, Festa del Papà, che mai abbiamo festeggiato, perché non siamo stati in famiglia tanto festaioli per cose del genere, che in fondo ritenevamo naturalmente banali senza averne neppure troppo parlato.

Non vorrei che si pensasse che tu non fossi stato un bon vivant: nel cassettone delle fotografie ce ne sono alcune assai divertenti. Sei sorridente con un gran ciuffo assieme alla tua Topolino in chissà quale gara ed era la tua prima macchina dopo la Lambretta.

Ci sono poi una serie negli anni si Galà al Casino di Saint-Vince...

...continua
18 mar 2024

Culle e anziani

C’è sempre un rovescio della medaglia, nel senso che tutte le situazioni e gli eventi possono essere osservati da diversi punti di vista. Sono ormai anni che ragiono, applicandola alla piccola Valle d’Aosta, sulla gravità della crisi demografica e sui dati da paura che sono stati esplorati pure da uno studio di un demografo importante come Alessandro Rosina.

Non sto a snocciolare le cifre, ormai stranote, di questo gelo che si abbatte sulle culle e che è dovuto ad una miriade di ragioni. Ho più volte segnalato come il tema della crisi demografica - riassunto in modo scientifico da indicatori o...

...continua
17 mar 2024

Il colibrì e il drone

Trovo su Le Point un singolare articolo sul colibrì ed è un duplice segno: da una parte lo stupefacente mondo animale con singolari forme di vita che si sono sapute ambientare in diverse situazioni e dall’altra la capacità di osservazione umana nel ricopiare a proprio vantaggio soluzioni tecniche che specie animali hanno adottato.

Frédéric Lewino così esordisce: ”Vol stationnaire. Rois de la voltige, les colibris, qui comptent 227 espèces, vivent sur le continent américain. Lui plus petit, le colibri-abeille, long de 6 centimètres pour 1,6 gramme, jusqu’au colibri géant, 22 centimètres de lon...

...continua
16 mar 2024

Il campo e i suoi fratelli…

“Campo” è una parola piena di risorse. Ne esplorerò l’uso, ma intanto segnalo che, nella evidente capacità di riciclarsi, oggi domina nei titoli sui giornali nella veste politica. “Campo largo” grida la Sinistra e risponde dalla Destra l’urlo “campo coeso”. Vien da sorridere da osservatore curioso, visto che il “largo” sarebbe poi, nella sostanza, il patto fra PD e Cinque Stelle, magari con i centristi quando ci stanno, mentre il campo coeso la triade Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Par di capire che in entrambi i casi i rapporti siano altalenanti e più che schieramenti granitici sembr...

...continua
15 mar 2024

Ricordare Matteotti

Importante è sempre non dimenticare, perché l’oblio genera mostri. Il deputato Giacomo Matteotti venne caricato a forza il 10 giugno 2024 su di un'auto e ucciso a pugnalate dalla squadra fascista capeggiata da Amerigo Dumini. Il cadavere, ormai in avanzata fase di decomposizione( fu necessaria una perizia odontoiatrica per il riconoscimento), era stato seppellito in una fossa a Quartarella, a pochi chilometri da Roma e venne ritrovato circa due mesi dopo l'omicidio, il 16 agosto 1924.Il delitto, perché di questo si trattava, suscitò una profonda emozione in tutta Italia e segnò la svolta, orma...

...continua
14 mar 2024

Il lavoro dei glaciologi

Ho cominciato ad avere a che fare più a fondo con i glaciologi in occasione dell’Anno Internazionale delle Montagne. Non è che ne sapessi molto di loro in quell’inizio degli anni Duemila. Certo che i ghiacciai li avevo visti – e ben più corposi di oggi – e ne avevo risaliti alcuni con i ramponi e piccozza, anche dove oggi ci sono desolanti pietraie. Scoprii in alcuni incontri la passione dei glaciologi, che studiano le loro “creature” con un grande amore e ne parlano come se fossero – e in parte lo sono – esseri viventi.

Ricordo quando da bambino con mio papà scendevamo ad Ivrea e osservavamo ...

...continua
13 mar 2024

Morire congelati

Molte volte, quand’ero un giovane cronista televisivo, sono arrivato in elicottero sul luogo di una sciagura in montagna, spesso poco dopo l’accaduto. Ho visto con i miei occhi alpinisti e sciatori morti in diverse circostanze e ci voleva garbo e rispetto nel ricostruire le dinamiche dei fatti e la storia personale degli scomparsi. La cronaca nera non dev’essere uno spettacolo, un grand guignol, come spesso ormai si fa oggi, senza rispetto alcuno.

L’alta montagna è pericolosa e mai bisogna confidare troppo nella proprie capacità e nella propria fortuna. A morire non sono solo inesperti che non...

...continua
12 mar 2024

Pensierini vari

Par di capire che ci sia un ritorno sulla scena politica (per ora per nulla quella elettorale) dell’estrema sinistra che credo meriti di essere preso nella giusta considerazione. Su cosa penso dell’estrema destra lo scrivo da una vita e dunque mi considero dispensato, precisando, a scanso di equivoci, che qualunque forma di estremismo sia nociva per il sistema.

Esiste purtroppo davvero un rossobrunismo, che è un magma piuttosto indistinto in cui entrano in gioco diversi ambiti politici che condividono, a volte senza ammetterlo, alcune idee di fondo: il sovranismo, la lotta alla globalizzazion...

...continua
11 mar 2024

Abruzzo meloniano

Dopo quanto avvenuto in Sardegna, tocca ora commentare i risultati elettorali delle elezioni regionali in Abruzzo. Al termine di una campagna elettorale che ha acceso le luci, persino più di quanto fosse logico, su questa Regione, siamo ora agli esiti e cerco di dire qualcosa a caldo con beneficio di inventario.

Marco Marsilio, candidato de centro destra ed intimo di Giorgia Meloni, si riconferma presidente della Regione in Abruzzo con Fratelli d’Italia primo partito con nettezza, mentre Forza Italia “tiene” e la Lega prende una legnata storica con un tracollo di voti. Sconfitta per il cosidde...

...continua
10 mar 2024

Attenzione a chi vaneggia

Sono ormai fissato: non ne posso più degli estremisti fissi nelle loro certezze settarie fra ideologismo, demagogia e antidemocrazia e neppure degli svalvolati di vario genere che propagandano robe varie e sono in un mix letale fra essere complottisti, cospirazionisti, manichei, occultisti, antiscientifici, ciarlatani e affini.

Il vantaggio è che in Valle d’Aosta spiccano come corvi sulla neve e dunque si identificano con nettezza e sono per altro fieri di farlo e mettono su una loro sicumera, dividendo il mondo fra noi (gli stupidi) e loro (gli illuminati). C’è però poco da sorridere, purtrop...

...continua