Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
19 mag 2025

La difesa del regionalismo

Scrivo da Venezia. Come sempre, questa città, così unica ed evocatrice di una storia profonda, assume un valore straordinario ad ogni visita.

Questa volta il suo scenario ospita una manifestazione già avvenuta negli anni prima a Torino e poi a Bari.

Si tratta del Festival delle Regioni, voluto dalla Conferenza delle regioni e dalle provincia autonome per affermare il proprio ruolo e il rispetto istituzionale che si deve al regionalismo.

Ricordo che questa Conferenza nacque nel 1981, dando luogo ad un organismo di coordinamento politico fra i Presidenti delle Giunte Regionali e delle Province a...

...continua
18 mag 2025

La vita vera

Ogni tanto mi chiedo che cosa ho imparato dalla vita.

Tema complicato e dunque, come tale, difficile da sintetizzare in poche parole, magari semplici perché non ne posso più di chi usa paroloni e discorsoni.

C’è una frase di Charles Bukowski che dice: “Che fine ha fatto la semplicità? Sembriamo tutti messi su un palcoscenico, e ci sentiamo tutti in dovere di dare spettacolo”.

Essendo lo scrittore statunitense morto trent’anni fa, vien da dire che la frase è stata profetica, che ci riporta alla purezza della semplicità,

Infatti, l’adozione di massa di Internet agisce in profondità da quando il...

...continua
17 mag 2025

Le cose con il loro nome

Si avvicinano in Valle d’Aosta le elezioni regionali di settembre, passaggio democratico importante per una piccola autonomia speciale.

Difficile spiegare ai non valdostani quanto questa competizione democratica scaldi il cuore e crei una crescente tensione.

Negli anni sono sempre più cresciute le liste in lizza e il numero dei candidati partecipanti. Un gigantismo, rispetto alla piccola taglia della Valle, che si innesta su una passione profonda nei confronti delle competizioni elettorali. Anche se la partecipazione, l’impegno e la cultura politica non godono di buona salute, quando si appros...

...continua
16 mag 2025

Attorno ai ricordi

Ci sono periodi in cui si è come travolti dalle cose da fare e sembra non esserci spazio per coltivare i propri pensieri. Ci pensavo in queste ore, così affannato da dirmi: fermati un attimo e così mi sono messo a lambiccarmi, forse inutilmente. Così annoto oggi pensieri in libertà in questo mio scrivere quotidiano, che mi consente la ginnastica mentale nel passare di palo in frasca.

Ci si sostiene vicendevolmente con i propri coetanei o giù di li sugli aspetti positivi dell’invecchiamento.

Lo si fa nella banalità quotidiana con frasi di circostanza sul “come ti trovo bene” o con discorsi ben ...

...continua
15 mag 2025

La lobby della montagna

Prima una premessa linguistica.

Il termine lobbismo ha origine dal termine inglese “lobby”, che significa anticamera o atrio. La sua origine storica è legata ai luoghi, in genere vicini agli emicicli dove si svolgono le riunioni, in cui i cittadini o i rappresentanti di gruppi d’interesse si riunivano per incontrare i politici.

Mi viene in mente il famoso Transatlantico della Camera dei deputati, che prende questo nome - naturalmente ironico - per la somiglianza con i lussuosi saloni delle grandi navi da crociera transatlantiche del primo Novecento.

Il termine lobbismo - lo spiego sempre a ...

...continua
14 mag 2025

Contro gli zombie digitali

Esiste una guerra in corso senza spargimenti di sangue ed è fatta da estenuanti battaglie quotidiane.

Chiunque abbia figli adolescenti osserva, alla fine con una certa impotenza, il dominio del telefonino connesso con il mondo nelle loro vite.

Ci sono discussioni, proibizioni, sermoni e ci si sente sconfitti e pure carichi di disagio.

Infatti, ci si rende conto di una loro esistenza fissata nello strumento digitale, i suoi contenuti e le sue lusinghe e loro, i nostri figli o nipoti, paiono da una parte non capire e dall’altra ti ritorcono contro il fatto che anche tu - adulto moralizzatore - s...

...continua
13 mag 2025

Papa Prevost, l’ora di un boomer

Ho letto un articolo di Massimo Pananari su La Stampa, attratto anche da un titolo curioso: “Il Papa Boomer: Prevost è il primo pontefice autenticamente contemporaneo”. Il sottotitolo aggiunge: “Figlio degli anni ‘50, è un cosmopolita pragmatico che ama la collegialità”.

Il termine “boomer” nel testo non compare, ma il titolista lo trae da un passaggio centrale: “Si tratta di un «Papa nuovo della contemporaneità», in primo luogo per ragioni anagrafiche, perché è nato il 14 settembre del 1955. E a Chicago, una delle metropoli che hanno dominato il Secolo americano e alimentato quel soft power a...

...continua
12 mag 2025

Dietro al Pifferaio Magico

Ricordo che da bambino la fiaba del Pifferaio Magico dei fratelli Grimm mi colpì moltissimo.

La ricordate?

La città di Hamelin in Germania era infestata dai ratti. Gli abitanti erano disperati e non sapevano più cosa fare. Un giorno, si presenta in città un uomo misterioso, vestito in modo variopinto, che si offre di liberare Hamelin dai ratti in cambio di una lauta ricompensa. Quest'uomo porta con sé un piffero.

Il borgomastro e i cittadini, esasperati, accettano subito la sua offerta, promettendogli una grossa somma di denaro. Il pifferaio inizia a suonare il suo strumento. Un suono magico e...

...continua
11 mag 2025

Il Papa e la rivoluzione digitale

Avevo letto sul Corrierecomunicazioni un articolo della Direttrice Federica Meta, dopo l’elezione del nuovo Papa: “Con la scelta del nome Leone XIV, Papa Robert Francis Prevost invia un messaggio forte e consapevole: rompe con la prevedibilità dei gesti simbolici e richiama un’eredità che parla ancora al presente. Non si limita a onorare la storia, ma la riattiva, riportando al centro dell’attenzione il valore sociale del lavoro. È un richiamo diretto alla Rerum Novarum di Leone XIII, l’enciclica che nel 1891 pose le basi della dottrina sociale della Chiesa, affrontando le ingiustizie del lavo...

...continua
10 mag 2025

Meglio l’Europa che i dittatori

Quanti pensieri in giornate come quella di ieri. In un mondo in cui si moltiplicano le celebrazioni ufficiali e ci sono giornate dedicate a la qualunque cosa, il 9 maggio - per me che sono europeista convinto - resta un caposaldo.

Infatti, ho celebrato la Festa dell’Europa perché in questa data, nel 1950, il ministro degli Esteri francese Robert Schuman pronunciò la cosiddetta “Dichiarazione Schuman”, considerata l’atto di nascita del processo d’integrazione europea.

Una dichiarazione che proponeva di mettere la produzione di carbone e acciaio di Francia e Germania (e degli altri Paesi che vol...

...continua